La Borsa di Milano ha chiuso oggi in deciso ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 3% a 18.759,40 punti.
L’avversione al rischio è aumentata sui mercati dopo che Donald Trump ha deciso di vietare l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana e di imporre severi limiti all’accesso dei rifugiati. La misura ha suscitato condanne e indignazione nel mondo.
Su Piazza Affari ha continuato inoltre a pesare la prospettiva di elezioni anticipate in Italia. Lo spread è balzato oggi fino a circa 190 punti base. Il tasso del BTP a dieci anni è salito fino al 2,35%, aggiornando i massimi dall’estate del 2015.
Tutti i titoli del FTSE MIB hanno chiuso in rosso. Le vendite hanno colpito soprattutto i bancari. Danièle Nouy, presidente del Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico presso la BCE, ha dichiarato che per le banche italiane resta molto da fare e che negli ultimi tre anni sono stati fatti “scarsi progressi” sul fronte dei crediti deteriorati.
UBI Banca (IT0003487029) ha perso il 6,8%. Banca Akros ha tagliato il suo rating sulla banca bergamasca da “Buy” ad “Accumulate”.
UniCredit (IT0000064854) ha perso il 5,5%. Dal documento di registrazione predisposto in vista dell’aumento di capitale è emerso che l’istituto si attende dalle operazioni sui crediti deteriorati “impatti negativi non ricorrenti sul risultato economico netto del quarto trimestre 2016 del gruppo, pari a complessivi 12,2 miliardi di euro”.
Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Eni (IT0003132476) ha perso il 2,6%, Saipem (IT0000068525) il 6,7% e Tenaris (LU0156801721) il 4,9%.
Italgas (IT0005211237) e Snam (IT0003153415) hanno perso rispettivamente il 3,4% e il 2,8%. RBC Capital ha declassato i due titoli da “Outperform” a “Sector Perform”.
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