La tensione sul mercato obbligazionario è oggi sensibilmente aumentata. Lo spread tra il BTP e il Bund è balzato al di sopra di 200 punti base, è la prima volta da febbraio 2014 che il differenziale tra il titolo decennale italiano e quello tedesco supera questa soglia. Il tasso sul BTP a dieci anni cresce al 2,35%.
Gli investitori sono preoccupati a causa dell’incerto futuro dell’Eurozona. La leader del Front National, Marine Le Pen, ha affermato nel suo discorso elettorale che se vincerà le elezioni presidenziali negozierà l’uscita della Francia dalla moneta unica.
A pesare sui titoli di Stato italiani sono anche i timori relativi a un voto anticipato, al contenzioso con Bruxelles sui conti pubblici e alla situazione del settore bancario. Oggi è partito l’aumento di capitale di UniCredit (IT0000064854), il maggiore della storia di Piazza Affari. L’istituto di Piazza Gae Aulenti vuole raccogliere 13 miliardi di euro. Le nuove azioni vengono offerte al prezzo di sottoscrizione di 8,09 euro, che corrisponde a uno sconto sul Terp – prezzo teorico ex diritto – del 38%. L’operazione prevede un rapporto di opzione di 13 titoli nuovi ogni 5 posseduti. I diritti potranno essere esercitati fino al 23 febbraio e saranno negoziabili fino al 17.
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