La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato l’1,1% a 19.064,64 punti. Lo spread è sceso a 189 punti base, dai 195 punti di venerdì sera. Il tasso del BTP a dieci anni è passato da 2,27% a 2,23%.
La tendenza al rischio resta elevata sui mercati sull’aspettativa che i tagli alle tasse promessi da Donald Trump spingeranno la crescita economica degli Stati Uniti. Wall Street ha raggiunto oggi un ennesimo record storico. A Piazza Affari ancora una volta è stato il settore finanziario ad essere il protagonista della seduta.
Banco Bpm (IT0005218380) ha guadagnato il 6,6%. Il gruppo nato dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, ha chiuso il 2016 con una perdita di €1,61 miliardi dopo rettifiche nette su crediti €2,96 miliardi. L’amministratore delegato Giuseppe Castagna ha tuttavia rassicurato il mercato, affermando che non c’è bisogno di ricorrere ad un aumento di capitale e che c’è liquidità sufficiente senza dover sacrificare la redditività o i dividendi.
Dopo il tonfo di venerdì, UBI Banca (IT0003487029) ha guadagnato il 6,4%. Alcune banche d’affari, come Société Générale, hanno alzato il loro target price per il titolo.
Unipol (IT0001074571) ha guadagnato il 6%. Equita e Kepler Cheuvreux hanno confermato il loro consiglio di acquisto del titolo ed alzato il target sul prezzo rispettivamente a €3,95 e a €4,10.
Mediaset (IT0001063210) ha guadagnato il 2%. In un’intervista Silvio Berlusconi non ha escluso un accordo su Vivendi (FR0000127771).
Fuori dal paniere principale Banca Carige (IT0003211601) ha perso il 3,7%. La banca ligure ha chiuso il 2016 in rosso di €297,3 milioni a causa dei rettifiche su crediti per €467,9 milioni.
Cementir (IT0003126783) ha guadagnato il 10,3%. Il produttore di cemento ha aumentato nel 2016 i ricavi del 6% a circa €1,03 miliardi.
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