
Tutte le componenti dell'indice dell'Istat sono peggiorate. Calano anche i giudizi e le aspettative riguardo la situazione economica del Paese.
L'Istat ha comunicato oggi che il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori è sceso a febbraio, rispetto a gennaio, da 108,6 (dato rivisto da 108,8) a 106,6 punti. Si è trattato del secondo calo mensile di fila. Gli economisti avevano previsto 108,7 punti.

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L'ufficio di statistica indica che il peggioramento dell'indice di fiducia dei consumatori riflette dinamiche omogenee per tutte le sue componenti: il clima economico e il clima personale mostrano segnali negativi passando, rispettivamente, da 124,6 a 121,2 e da 103,8 a 102,1; il clima corrente e quello futuro scendono, rispettivamente, da 107,6 a 104,7 e da 111,5 a 109,6.
I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese sono peggiorati per il secondo mese consecutivo (per i giudizi il saldo è passato da -53 a -59 e per le aspettative da -28 a -37). Analizzando le opinioni sull'andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), per quanto riguarda i giudizi si è registrato un incremento, rispetto al mese scorso, della quota di coloro che ritengono i prezzi aumentati (il saldo passa da -28 a -16); invece, la quota di coloro che si attendono un aumento dei prezzi è risultata in diminuzione (da -10 a -17 il saldo). Infine, sono diminuite le aspettative sulla disoccupazione (da 32 a 30 il relativo saldo).