La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso l’1,2% a 18.596,66 punti. Lo spread è sceso a 199 punti base, dai 200 punti di ieri sera. Il tasso del BTP a dieci anni è passato dal 2,23% al 2,18%.
Gli investitori continuano a temere l’impatto delle evoluzioni politiche in Italia e nei Paesi europei, in cui si terranno nei prossimi mesi elezioni. A pesare è stato inoltre il calo di Wall Street.
Saipem (IT0000068525) ha perso il 6,8%. Il gruppo di ingegneristica petrolifera ha chiuso il 2016 in rosso di più di €2 miliardi.
UniCredit (IT0000064854) ha perso il 2,3% nonostante il maxi aumento di capitale abbia avuto successo. Gli investitori hanno sottoscritto il 99,8% dell’offerta.
Tra i bancari Banco Bpm (IT0005218380) ha perso il 6,6%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 2,3%, Bper Banca (IT0000066123) l’1,4%, Mediobanca(IT0000062957) il 2,8% e UBI Banca (IT0003487029) il 2,5%.
Leonardo (IT0003856405) ha guadagnato il 3,8%. Il gruppo industriale ha più che raddoppiato l’utile netto nel 2016.
Mediaset (IT0001063210) ha perso l’1,3%. La Procura di Milano ha iscritto Vincent Bolloré e Arnaud de Puyfontaine, l’amministratore delegato di Vivendi (FR0000127771), nel registro degli indagati. L’ipotesi è di reato di aggiotaggio nell’operazione con la quale il gruppo francese ha comprato azioni del Biscione arrivando quasi al 30% del capitale.
Il settore delle utilities ha beneficiato del suo carattere difensivo. A2A (IT0001233417) ha guadagnato lo 0,6% e Enel (IT0003128367) lo 0,7%.
Fuori del paniere principale Salini Impregilo (IT0003865570) ha guadagnato il 4,9%. Il gruppo impegnato nel settore delle costruzioni ha annunciato convincenti risultati per il 2016, in particolare il debito è stato ridotto molto più di quanto atteso dagli analisti.
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