La Borsa di Milano ha chiuso oggi in moderato rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato lo 0,4% a 19.440,62 punti. Lo spread è sceso a 183 punti base, dai 185 di ieri sera. Il tasso del BTP a dieci anni è rimasto invariato al 2,13%.
L’inflazione è aumentata nell’Eurozona a febbraio al 2%, ovvero ai massimi da quattro anni. L’aumento è stato tuttavia dovuto al balzo dei prezzi dell’energia. L’inflazione “core” è rimasta stabile allo 0,9%. In Italia il tasso di disoccupazione è rimasto a gennaio invariato all’11,9% (il dato di dicembre è stato rivisto dal 12% all’11,9%). La seduta è stata altrimenti povera di spunti. A sostenere Piazza Affari, che ha fatto meglio delle altre grandi borse europee, è stata la positiva performance di alcuni titoli di peso.
UniCredit (IT0000064854) ha guadagnato il 2,4%. L’amministratore delegato Jean-Pierre Mustier ha affermato che tutti i maggiori azionisti hanno sottoscritto l’aumento di capitale dell’istituto da €13 miliardi.
Yoox Net-a-Porter (IT0003540470) ha guadagnato il 4,1%. Il gruppo specializzato nel commercio elettronico di abbigliamento ha aumentato lo scorso anno l’Ebitda adjusted del 17%.
Leonardo (IT0003856405) ha guadagnato il 2,2%. Ieri l’amministratore delegato Mauro Moretti ha dichiarato in audizione al Senato che già il prossimo 15 marzo il consiglio di amministrazione potrebbe valutare un ritorno al dividendo.
Eni (IT0003132476) ha guadagnato lo 0,1%. Barclays ha confermato il suo rating di “Equal-weight” sul titolo ed alzato il target sul prezzo da €16 a €17. Gli altri petroliferi sono stati deboli a causa del nuovo calo del prezzo del petrolio. Saipem (IT0000068525) ha perso lo 0,8% e Tenaris (LU0156801721) lo 0,6%.
Bper Banca (IT0000066123) ha guadagnato lo 0,4%. L’istituto di credito ha sottoscritto il contratto per l’acquisto del 100% del capitale di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara dal Fondo Nazionale di Risoluzione.
Luxottica (IT0001479374) ha perso l’1,8%. La crescita del leader del settore dell’occhialeria ha rallentato significativamente nel 2016. Il dividendo è stato aumentato meno di quanto atteso dagli analisti.
Prysmian (IT0004176001) ha perso il 2,7%. Il produttore di cavi ha aumentato lo scorso anno i ricavi meno di quanto stimato dagli analisti.
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