La Borsa di Milano ha chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato l’1,2% a 19.664,45 punti. Lo spread è sceso a 176 punti base, dai 183 di ieri sera. Il tasso del BTP a dieci anni è passato dal 2,13% al 2,10%.
Dal fronte macroeconomico sono arrivate notizie decisamente positive. L’indice PMI Composite per la zona euro è salito a febbraio ai massimi dall’aprile del 2011. Il settore terziario italiano ha accelerato inoltre lo scorso mese più di quanto atteso dagli economisti, raggiungendo i più alti livelli da 14 mesi.
Gli acquisti hanno premiato soprattutto le banche. UniCredit (IT0000064854) ha guadagnato il 3,7%. Bper Banca (IT0000066123) il 4,5%, Mediobanca(IT0000062957) il 2,8% e UBI Banca (IT0003487029) il 4,9%. Exane BNP Paribas ha indicato in una nota che tutte le banche italiane sono sufficientemente capitalizzate e che la maggior parte dei titoli hanno il potenziale di rivalutarsi verso multipli più alti.
Eni (IT0003132476) ha guadagnato l’1,7%. Oddo Securities ha confermato il suo rating di “Buy” sul titolo ed alzato il target sul prezzo da €16,50 a €17,50.
Salvatore Ferragamo (IT0004712375) ha guadagnato l’1,7%. Bernstein ha avviato la copertura sulla casa di moda fiorentina con “Outperform”.
Fuori dal paniere principale Geox (IT0003697080) ha perso il 4,3%. L’utile della compagnia della scarpa che respira è precipitato nel 2016 a €2 milioni, da €10 milioni un anno prima.
Italmobiliare (IT0000074598) ha guadagnato il 2,3%. Il consiglio di amministrazione della società ha deliberato di proporre all’assemblea una cedola di €1 per azione ante-frazionamento (rispetto a €0,4 del 2015), per un monte-dividendi di €22,9 milioni (da €16,3 milioni del 2015).
Saras (IT0000433307) ha perso l’1,4%. Credit Suisse ha tagliato il suo rating sul gruppo petrolchimico da “Outperform” a “Neutral”.
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