Generali (IT0000062072) ha annunciato che nel 2016 il suo utile netto è aumentato del 2,5% a €2,08 miliardi. Si è trattato per il gruppo assicurativo del miglior risultato da nove anni.
Il risultato operativo si è attestato lo scorso anno al livello record di €4,83 miliardi, in crescita dello 0,9%, grazie al forte incremento del segmento vita (+5,5%) e alla crescita anche del danni (+2,9%).
Il RoE operativo, principale target di redditività, si è attestato al 13,5%, in leggero calo rispetto al 2015 (14%), superando per il terzo anno consecutivo l’obiettivo di mantenersi al di sopra del 13%.
Sul versante della produzione, i premi complessivi sono calati del 3,9% a €70,51 miliardi. Mentre i premi nei danni sono cresciuti (+2,1%), nel vita c’è stato un calo del 6,3% per effetto sia dell’approccio sempre più disciplinato nell’offerta, volto all’ottimizzazione del ritorno del capitale investito, sia dell’attuale andamento dei mercati finanziari.
Il combined ratio è migliorato ulteriormente a 92,5% (-0,7 p.p.) grazie al calo della sinistralità.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale il Regulatory Solvency Ratio si attesta a 177% (171% nel 2015; +6 p.p.). L’Economic Solvency Ratio, spiega Generali, si mantiene solida a 194% (202% nel 2015; – 8 p.p.) grazie alla forte generazione di capitale che ha parzialmente compensato l’impatto negativo dell’avverso contesto economico e di modifiche regolamentari per il calcolo del Volatility Adjustment.
Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti è di €0,80 in aumento del 11,1% rispetto all’anno precedente (€0,72). Il payout ratio si attesta al 60% dal 55,3% del 2015.
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