La seduta di ieri ha rappresentato il momento di consacraziona delle difficoltà che la Borsa di Milano sta vivendo in queste ultime settimane. A differenza di quello che è avvenuto prima del lungo ponte pasquale, ora a Piazza Affari non si vendono più i titoli del settore bancario ma si vende praticamente di tutto. La parola d’ordine tra gli addetti ai lavori sembra essere diventata: sbarazzarsi di quante più azioni è possibile. In questo quadro la tenuta di Unicredit, uno dei pochi titoli ad archiviare la giornata di ieri con una leggera progressione, rappresenta la conferma dell’esistenza di un preciso trend in atto.
Secondo alcuni traders è molto probabile che con la rottura di importanti supporti, per il Ftse Mib sia ora iniziata ana corsa che dovrebbe portare al raggiungimento di nuovi traguardi al ribasso.
Per chi ha deciso di investire sugli indici di Borsa, anche attraverso il trading di Cfd, l’andamento del Ftse Mib rappresenta una ghiotta occasione di guadagno. Ovviamente per poter trarre profitto dalle quotazioni attuali e future della Borsa di Milano, è necessario posizionarsi per tempo e in modo corretto.
A tal riguardo c’è da dire che gli investitori non sembrano avere dubbi. La netta prevalenza di un approccio short, in pratica si scommette su nuovi ribassi per il Ftse Mib perlomeno nel medio termine, è la dimostrazione che qualcosa si è rotto rispetto al clima che è stato predominante fino al mese di marzo.
La rottura, come hanno rivelato alcuni traders, è, in primo luogo, di ordine tecnico ma con il supporto di fattori di tipo fondamentale.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, nella seduta di ieri si è venuto tanto e in modo massiccio, da Mediaset a Saipem passando per Atlantia, per giungere alla rottura del supporto collocato in area 19850/19800 punti. C’è stata quindi una precisa volontà ribassista alla base della chiusura negativa di ieri della Borsa di Milano. Al di sotto di questo supporto non ci sono altre aree interessanti a stretto giro di boa. Il successivo supporto, infatti, è collocabile in area 18500 punti. Cosa sognifichi questo è facilmente immaginabile.
Il mercato, in pratica, scommette su una discesa del Ftse Mib verso il nuovo supporto in assenza di significativi spunti intermedi. La discesa verso quora 18500 punti potrebbe essere completate nel giro di alcune sedute. Non bisogna dimenticare che da qui fino ai primi di maggio sono in calendario due festività (25 aprile e 1 maggio) durante le quali la borsa di Milano sarà comunque aperta. Non è da escluere che il mercato non approfitti di questi giorni semi-festivi per chiudere questa fase.
Il ritorno marcato delle vendite, come già accennato nel precedente paragrafo, non va comunque interpretato in chiave puramente tecnica. Se gli investitoti hanno deciso di cambiare approccio è perchè il clima generale è profondamente mutato. La stessa Borsa di Wall Street sembra essersi lasciata alle spalle l’euforia per l’elezione di Trump, e addesso anche a New York a dominare sono le vendite.
Sia a Milano che a Wall Street, la prevalenza delle vendite è dovuta ad un generale inasprirsi dei fattori di tensione a livello internazionale. I motivi di preoccupazione sono tanti: dalla crisi Usa-Corea alle imminenti elezioni francesi fino alla decisione britannica di indire nuove elezioni per l’8 giugno prossimo. Un insieme di elementi sta rendendo incandescenti i prossimi mesi e chi ha deciso di investire sugli indici di Borsa ha tutta l’aria di essersene accorto.
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