Sono sicuramente positivi gli ultimi dati di produzione industriale diffusi dall’Istat nella giornata di ieri, a dimostrazione di una crescita produttiva più dinamica del previsto nel corso del mese di marzo, per quanto concerne il nostro Paese. Dalle statistiche diramate emerge infatti che la produzione industriale è salita leggermente più di quanto era stato previsto nel corso del mese di marzo, di +0,4% m/m, dopo il +1% m/m di febbraio, accelerando su base annua a +2,8%, contro il precedente dato di +2% a/a. Al netto dell’energia, la crescita sarebbe stata doppia, per +0,8% m/m.
Un’altra notizia positiva legata al dato di cui sopra è anche il fatto che la ripresa appare più diffusa tra i vari settori: di fatti, sottolinea ancora il comunicato dell’Istituto nazionale di statistica, solo uno dei tredici comparti manifatturieri denota una flessione calo su base annua corretta per gli effetti di calendario (contro gli otto comparti negativi del mese scorso): si tratta di legno carta e stampa, per una prestazione negativa per -1,9%.
Al di fuori del manifatturiero, invece, si registra il segno meno per il comparto della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-4,1%). Di contro, i settori con la prestazione più brillante sono quelli dei mezzi di trasporto e del farmaceutico (+9,5% entrambi).
Nonostante ciò, la produzione risulta ancora essere in calo nel trimestre (-0,3% t/t), per via del calo che è stato registrato a gennaio (viziato da problemi legati alla distribuzione delle festività). Tutto ciò segnala un possibile rallentamento del prodotto interno lordo a inizio 2017 rispetto a quanto non fosse stato osservato alla fine del 2016, anche se gli indicatori anticipatori segnalano una riaccelerazione sia per la produzione industriale che per il PIL già dal trimestre in corso, per un ritmo rispettivamente pari a 0,7 per cento e 0,3 per cento su trimestre.
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