Secondo quanto afferma Ivass, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni, in Italia ci sono almeno 4 milioni di polizze vita dormienti: si tratta di assicurazioni scadute, dimenticate e non liquidiate, che equivalgono a un “tesoretto” di più di 4 miliardi di euro.
Per intenderci, le polizze vita dormienti segnalate dall’Ivass sono dei contratti di assicurazione che non sono ancora stati riscossi nelle somme liquidabili: figli o nipoti di un assicurato defunto che non sanno di essere titolari di simili fortune, e che potrebbero pertanto correre il rischio di finire nel dimenticatoio.
Un fenomeno che il presidente Ivass Salvatore Rossi ha definito quanto meno “rilevante”, tant’è che – aggiunge – “da una nostra indagine emerge che circa 4 milioni di polizze vita sono scadute negli ultimi cinque anni ma non sono state liquidate, perché le compagnie non sanno se l’assicurato è o no deceduto prima della scadenza della polizza: molto spesso i beneficiari non si fanno avanti perché non sanno di esserlo, e nella polizza sono indicati in modo generico, ad esempio gli eredi legittimi”.
Ma a quanto ammonta il tesoretto riscuotibile? Secondo lo stesso Rossi, “l’importo complessivo è sconosciuto, certamente alcuni miliardi, almeno 4”. Probabilmente, riteniamo, la stima è sottovalutata, poiché compiuta ipotizzando una media di 1.000 euro a polizza, quanto – in realtà – è molto possibile che la cifra media sia evidentemente più alta.
Per quanto concerne la tipologia di assicurazioni, l’indagine denota che dei 4 milioni di polizze scadute e non riscosse, il 95% riguarda le TCM (assicurazioni temporanee per il caso di morte). Per tali polizze – afferma la relazione annuale – “quelle potenzialmente dormienti rappresentano una percentuale molto alta rispetto ai contratti emessi (il 58%), mentre per le polizze che prevedono anche prestazioni in caso di vita (tipo misto e rendite) e per le capitalizzazioni l’incidenza è contenuta (2,4%)”.
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