Generali lancia il Lion II, la nuova emissione obbligazionaria che il gruppo ha predisposto per poter tutelare parte del rischio del proprio portafoglio. Non è la prima volta che la compagnia assicurativa condotta da Philippe Donnet sceglie di proteggere i propri asset contro rischi derivanti da perdite catastrofali subite dal gruppo per alluvioni e tempeste (in Europa) e terremoti (in Italia), e ancora una volta lo strumento scelto per porre in essere una simile operazione è una special purpose company irlandese, un veicolo speciale che per il prossimo quadriennio coprirà le possibili perdite di cui sopra.
La company irlandese, a tal fine, ha emesso una tranche di titoli di debito per 200 milioni di euro, con premio annuo del 3%, da pagarsi agli investitori se nei quattro anni di durata non ci saranno sinistri per tempeste e alluvioni in Europa, o terremoti in Italia, oltre soglie prefissate.
Come anticipato, è questo il secondo strumento della categoria ad essere utilizzato da Generali, facendo il bis con quello (del 2014), che aveva coperto il rischio di tempeste in Europa. Nel 2016 è poi arrivato un altro tipo di bond di copertura, l’Horse Capital I, che tuttavia proteggeva la compagnia dal solo rischio di business su Rc Auto.
Commentando l’operazione, Generali ha reso noto che una simile iniziativa conferma la volontà del gruppo di proseguire “la strada intrapresa nel 2014 con Lion I Re per trasferire una parte del rischio al mercato dei capitali attraverso delle emissioni innovative”. Una strada che ha permesso di individuare prodotti in grado di suscitare “grande interesse tra gli investitori come le precedenti emissioni che permettono al gruppo di ampliare lo spettro delle controparti, favorendo una mitigazione del rischio del credito e garantendo al contempo un buon livello di flessibilità” – ha commentato il group chief insurance officer di Generali , Valter Trevisani.
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