Il concetto di “filiale bancaria” è mutato radicalmente nel corso degli anni, e probabilmente è ancora destinato a cambiare con maggiore incisività nei prossimi. A dimostrazione di ciò, sia sufficiente dare uno sguardo a ciò che sta accadendo in casa MPS, con l’istituto di credito recentemente oggetto di una sostanziale nazionalizzazione (con 5,4 miliardi di euro, che condurranno lo Stato fino al 70%), che ha lanciato la sua prima filiale virtuale.
Per poter accedere a una vera e propria banca digitale sarà sufficiente utilizzare un dispositivo ottico 3D, riconducibile al brand Widiba (la banca digitale del gruppo MPS): sarà sufficiente infilare il proprio cellulare dietro le lenti, e con un’app MPS vi condurrà in una vera e propria filiale virtuale, dove compiere le proprie operazioni informative e dispositive in qualsiasi momento del giorno e della notte.
La filiale virtuale, la prima di questo genere, è stata presentata a Milano ed è distribuita in 250 primi esemplari, cui faranno seguito altri 3.000 esemplari (uno per cliente) dal mese di novembre.
“Abbiamo incrociato gli ultimi trend della tecnologia, studiato le nuove prospettive e alcuni tra i possibili scenari che impattano il mondo della distribuzione – ha dichiarato sul quotidiano La Repubblica Andrea Cardamone, amministratore delegato di Widiba – abbiamo calato tutto nell’industria bancaria, individuando nuovi percorsi che attraverso forme tecnologicamente semplici ed economicamente sostenibili ci permettono di recuperare e restituire fedelmente l’esperienza di una filiale tradizionale”.
Complessivamente, l’investimento pianificato è di poco meno di mezzo milione di euro, ma i risultati potrebbero valerne ampiamente la pena, rafforzando l’esperienza dei 175mila clienti Widiba, quasi tutti targati Mps.
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