Che la disputa tra Mediaset e Vivendi non dovesse avere una fine troppo rapida lo si era capito subito. E dunque non sorprende segnare sul proprio calendario una nuova tappa della querelle, manifestata con la richiesta di 3 miliardi di euro di danni avanzata da Mediaset alla società di Vincent Bollorè, “colpevole” – secondo il Biscione – di aver tentato e poi ripudiato Mediaset Premium, la pay-tv di Cologno Monzese, oramai perennemente in perdita, e poi aver cercato di scalare Mediaset con un’operazione che dalle parti dell’emittente definiscono “illegale”.
Insomma, dopo mesi sulla difensiva sembra che Mediaset sia passata al contrattacco, e lo abbia fatto con una richiesta esagerata, visto e considerato che il conto presentato – ricorda il quotidiano Il Sole 24 Ore – farebbe praticamente dimenticare il risarcimento del noto Lodo Mondadori, pari a 750 milioni di euro, poi ridotto a 500 milioni di euro.
Naturalmente, sotto il profilo meramente procedurale, quanto avvenuto genererà un ulteriore allungamento di quella che è una trafila che si preannuncia lunga e complessa. I tempi sono molto estesi, tanto che la prima udienza in calendario da oggi in poi è stata fissata a dicembre, e ne seguiranno sicuramente altre. Intanto, però, un primo risultato è già sotto gli occhi di tutti: la scalata di Cologno tentata da Bollorè è in perdita, visto e considerato che a fine giugno il gruppo transalpino accusava una perdita di 88 milioni di euro, che attualizzata a oggi sarebbe (potenzialmente) di circa 200 milioni.
Al di là di questo, comunque, il gruppo di Bollorè non può che celebrare ottimi risultati recenti, tanto che al 30 giugno festeggiava un utile di 333 milioni di euro, in lieve calo (-3%) rispetto al 2016 e con un fatturato addirittura pari a + 42%, sopra i 7 miliardi di euro.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!