Si è finalmente conclusa la tesa vicenda italo-francese su Fincantieri e i cantieri transalpini di Saint-Nazaire. Con la firma di qualche giorno fa è infatti stato sancito che Fincantieri assumerà il controllo operativo di STX France, condividendone la proprietà con gli azionisti francesi e ponendo così ufficialmente fine alla disputa che ha condizionato i rapporti tra Roma e Parigi.
Ricordiamo infatti che le relazioni tra i due Paesi erano raffreddate lo scorso luglio, quando la Francia aveva optato per una temporanea nazionalizzazione di STX France, andando a cancellare un accordo che permetteva a Fincantieri e a un altro azionista italiano di detenere il 55% del capitale.
Ricordiamo altresì che a maggio Fincantieri aveva concordato di pagare circa 80 milioni di euro per una quota di maggioranza in STX France, messa in vendita dopo il fallimento della società controllante, sudcoreana.
Tuttavia, la preoccupazione sulla potenziale perdita dei posti di lavoro e sull’importanza strategica del cantiere, l’unico che possa costruire portaerei e navi grandi da crociera, hanno condotto Parigi a un repentino dietro front.
Ora, il nuovo accordo, che permetterà a Fincantieri di rilevare il 51% di STX France, di cui un 1% sotto forma di prestito dai francesi per la durata di 12 anni. Il governo francese potrà riprendersi l’1% a certe condizioni, ma in questa ipotesi l’Italia potrà esercitare un’opzione put per obbligare Parigi a rilevare la quota del 50%. Nel caso in cui il prestito non sarà revocato, l’1% passerà definitivamente a Fincantieri al termine dei 12 anni.
Infine, a conferma dell’equilibrio trovato, rammentiamo come Fincantieri avrà la possibilità di nominare 4 degli 8 membri del consiglio di amministrazione, inclusi l’amministratore delegato e il presidente del cda, che avrà il diritto di voto decisivo.
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