
Il governo potrebbe trasferire le quote in Enav verso CDP.
Secondo quanto è recentemente emerso attraverso la pubblicazione di un articolo di stampa a cura del quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, il governo italiano starebbe prendendo in considerazione la possibilità di trasferire alcune partecipazioni detenute in società industriali tramite il Ministero di Economia e Finanza, a CDP (Cassa Depositi e Prestiti).

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Emerge altresì che la quota principale da cedere sarebbe proprio la partecipazione nel 51% del capitale di Enav, valutata per circa 1.1 miliardi di euro secondo l’attuale capitalizzazione, che CDP pagherebbe in contanti. La stessa fonte di stampa riferisce inoltre che una decisione sulla questione dovrebbe essere presa proprio domani, 4 ottobre, quando il Parlamento voterà sulla versione aggiornata del DEF, che prevede l'impegno del governo ad aumentare gli introiti della privatizzazione.
Mediante il processo di privatizzazione così delineato, il governo italiano evidentemente vuole cercare di ottimizzare le partecipazioni, valutando che CDP non è incluso nel perimetro per il calcolo del debito pubblico, ma è comunque una buona leva da utilizzare per poter mantenere le partecipate sotto controllo pubblico. Per quanto riguarda l'Enav, sebbene il decreto di privatizzazione abbia comportato una partecipazione minima del 51% detenuta dal MEF, tale soglia potrebbe successivamente essere modificata dalla legge. Per il momento, comunque, simili modifiche non sembrano essere in grado di nuocere alla view societaria.