Borsa Italiana oggi fa i conti con il cambio radicale di prospettiva impresso dagli analisti di JP Morgan sulle azioni Intesa Sanpaolo e su quelle di Unicredit. Se fino a ieri, il titoloo Intesa Sanpaolo era preferito a quello della banca guidata da Mustier, da oggi gli esperti hanno cambiato completamente prospettiva.
Il mutamento di approccio, che chi investe in questi titoli attraverso il trading di CFD farebbe bene a tenere in debita considerazione nell’elaborazione della propria personale strategia di trading, è avvenuto a causa di un secco downgrade sul titolo Intesa Sanpaolo. Il rating sulla banca guidata da Messina, infatti, è stato portato a neutral dal precedente overweight. La bocciatura ha riguardato anche il prezzo obiettivo che è stato declassato da 3,4 euro a 3,1 euro contro una quotazione attuale di Intesa Sanpaolo che è attestata in area 2,88 euro. La revisione al ribasso del target price su Intesa Sanpaolo è stata speculare ad un andamento molto interto che la quotazione del titolo bancario ha mostrato nelll’ultima ottava. Il prezzo delle azioni Intesa Sanpaolo è infatti passato da 2,99 euro al termine della seduta del 2 ottobre all’attuale livello mettendo in luce una performance molto negativa.
Molta fiducia sembrano invece avere gli analisti di JP Morgan su Unicredit. Su Borsa italiana oggi è proprio Unicredit la banca preferita dagli esperti. Su Piazza Gae Aulenti è stat ribadita la view bullish. In particolare gli analisti ritengono che Unicredit possa risucire a centrare i target fissati nel piano industriale e affermano che laddove si verificasse questa condizione le azioni della banca subirebbero un re-rating. Il giudizio di JP Morgan sul titolo riflette l’andamento del titolo Unicredit che appare stabilizzato in area 17,3 euro come emerge dal grafico relativo alla quotazione.
Ma perchè le azioni Unicredit sono preferite a quelle Intesa Sanpaolo? Scendendo nel dettaglio del report di JP Morgan si nota come gli analisti abbiano tagliato il Cet1 di Intesa di 40 punti e il Cet 1 di Unicredit di 47 punti entro il 2020. A fare la differenza è però il fatto che, per quello che riguarda Intesa Sanpaolo, sono maturati dei dubbi sull’ammontare del dividendo. Più in generale i timori su Intesa Sanpaolo sono direttamente connessi alla recente presa di posizione della Banca Centrale Europea sulla normativa in materie di crediti deteriorati. Se infatti dovesse davvero passare la linea del presidente della Vigilanza BCE Nouy sui requisiti più stretti in materia di NPL, per Intesa Sanpaolo ci potrebbero essere dei rischi non messi in preventivo.
Appunto per questo motivo viene consigliata in borsa oggi più prudenza su Intesa Sanpaolo e un maggior edinamismo nei confronti delle azioni Unicredit.
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