Borsa Italiana oggi: azioni Eni e reazioni post trimestrale. Adesso si torna a vendere

Segno negativo per Eni su Borsa Italiana oggi. Il colosso del settore oil registra continui movimenti ribassisti fin dall’apertura delle contrattazion nell’ultima di Ottava. Pure non scendendo stabilmente sotto i 13,7 euro, livello comunque sfiorato questa mattina, il prezzo delle azioni Eni sembra soffrire in scia alla pubblicazione dei conti dei primi nove mesi dell’esercizio 2017. Le vendite sulle azioni Eni sono costanti con un minimo intraday raggiunto  quota 13,67 euro e un massimo intraday a quota 13,88 euro. Gli investitori si interrogano sui contenuti della trimestrale presentata dal Cane a Sei Zampe questa mattina. Per chi ha in portafoglio azioni Eni, proprio i conti del terzo trimestre e l’outlook sull’esercizio 2017 della società rappresentano una importante occasione di trading. Ovviamente questo ragionamento vale anche nel caso di chi preferisce investire in azioni Eni attraverso il trading di CFD (Contratti per Differenza). 

Dal punto di vista grafico, alla luce del ribasso in atto oggi, la performance di Eni su base mensile registra adesso un calo dell’1,6%. Logicamente si è anche allargato il rosso relativo agli ultimi sei mesi che, in conseguenza del ribasso in atto oggi, è passato al 5,3%.

L’andamento della quotazione Eni su Borsa Italiana oggi è influenzato dai contenuti della trimestrale. Eni ha mandato in archivio i primi nove mesi dell’anno con ricavi per 49,37 miliardi di euro, in aumento del 23,6% rispetto ai 39,96 miliardi ottenuti un anno fa e un risultato netto di competenza degli azionisti che è tornato positivo per 1,33 miliardi di euro. Questo dato si confronata con il rosso di 1,39 miliardi contabilizzato nei primi nove mesi del 2016. Restringendo il campo al solo terzo trimestre 2017, l’utile operativo adjusted delle continuing operations di Eni è salito a 947 milioni di euro contro i 258 milioni ottenuti nel corrispondente periodo del 2016. 

Per quanto concerne gli obiettivi finanziari e operativi per l’intero 2017, il management ha fissato il target di produzione di 1,82 milioni barili equivalenti al giorno e ha confermato la copertura organica degli investimenti e del dividendo allo scenario del pretrolio Brent di circa 60 dollari/barile nel 2017. Lo scenario ipotizzato tiene ovviamente conto dell’aumento del prezzo del petrolio che è da mesi in atto. 

Proprio le previsioni sull’andamento nell’ultima parte dell’anno possono esserre molto utili per capire se nel breve termine è meglio comprare o vendere azioni Eni ossia se è meglio andare long o short con questo asset. 

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