
Risultati parzialmente deludenti per Salvatore Ferragamo alla chiusura di settembre.
Salvatore Ferragamo ha chiuso il terzo trimestre dell’anno, andando così a fare il punto su quel che è accaduto nei primi tre quarti del 2017.

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Ebbene, la società ha evidenziato ai propri stakeholders che nei primi nove mesi vi è stato un forte calo dell’utile, su ricavi sostanzialmente stabili. L’amministratore delegato Poletto non ha voluto fornire precise indicazioni prospettiche su vendite e su margini, ma ha contemporaneamente avvertito che il 2018 sarà un altro anno di duro lavoro come il 2017.
Il manager, giunto alla guida del gruppo del lusso nell'estate del 2016, ha poi annunciato lo scorso febbraio un piano di rilancio che sebbene rimanga valido nella sostanza, sta comunque mostrando dei tempi di realizzazione probabilmente più lunghi del previsto.
Tornando ai dati conseguiti, nei nove mesi l'utile netto di Ferragamo è diminuito del 28,3 per cento a 79 milioni di euro, l'utile netto di pertinenza del gruppo è pari a 82 milioni di euro (-26,8 per cento). L'EBITDA è invece sceso a 162 milioni di euro (-25,1 per cento), con un'incidenza percentuale sui ricavi del 16,1 per cento dal 21,3 per cento dello stesso periodo del 2016, l'EBIT è calato a 115 milioni di euro (-32,2 per cento). I ricavi sono pari a 1,005 miliardi di euro (-0,9 per cento a cambi correnti, +0,2 per cento a cambi costanti). La posizione finanziaria netta è positiva per oltre 100 milioni di euro.