Spread BTP BUND: calo si interrompe, previsioni economia Italia 2019 negative

Le previsioni economiche 2019 sull’Italia tornano ad essere negative e, ovviamente, lo spread BTP/BUND non solo interrompe la tendenza ribassista che aveva caratterizzato tutta la prima parte dell’anno, ma riprende addirittura a salire. E’ con queste poche parole che può essere sintetizzato quanto avvenuto sul mercato obbligazionario italiano dalla metà di marzo ad oggi. L’incremento dello spread BTP/BUND non è sfuggito agli analisti tanto che in molti oggi parlano di fine della festa per il differenziale tra il rendimento del bond italiano a 10 e quello del pari titolo tedesco. Qualcosa si è rotto a partire dalla metà di marzo (ossia da non più di due settimane) ed è andando ad analizzare la recente cronaca che è possibile capire cosa si sia rotto e perchè lo spread sia tornato a crescere. Senza dubbio l’inversione di trend del differenziale è scattata non appena hanno iniziato a circolare, con forte insistenza, indiscrezioni di stampa in merito ad un possibile taglio nel DEF delle previsioni sul PIL Italia 2019 allo 0,1 per cento (per approfondire questi rumors il link di riferimento è questo).

Tali rumors sembrano essere condivisi da molti analisti a tal punto che la revisione delle previsioni sul PIL italiano viene considerata quasi inevitabile. Appena due giorni fa, gli economisti di Intesa Sanpaolo hanno deciso di rivedere le stime sul PIL dell’Italia allo 0,2 per cento per il 2019. Nella nota degli esperti vengono individuati due distinti momenti. Nel primo trimestre l’economia italiana è vista in stagnazione mentre a partire dal prossimo trimestre viene considerata possibile una piccola espansione che dovrebbe diventare più consistente nella seconda metà del 2019. Gli stessi economisti di Intesa Sanpaolo hanno aggiunto che ad oggi non ci sono segnali su questa ripresa che dovrebbe arrivare nei prossimi trimestri e quindi le stesse stime fornite implicano un certo livello di rischio. 

BTP previsioni 2019

Una crisi economica dell’Italia nel 2019 significherebbe forte pressione sui BTP con conseguente aumento del differenziale (spread). E’ partendo da questo assunto che che gli analisti di DZ bank riconoscono che il trend ribassista dello spread potrebbe essere oramai alle battute finali. L’incremento delle preoccupazioni sull’andamento dell’economia dell’area Euro in generale, e sull’andamento dell’economia italiana in particolare, potrebbe far crescere lo spread. Dinanzi ad una evoluzione di questo tipo, gli analisti di DZ Bank affilano già le loro armi. Non è quindi un caso se il rating sui BTP italiani sia stato portato da DZ dall’outperform di inizio dicembre all’attuale neutral. E’ questo downgrade a dare la dimensione della tensione che rischia di investire i BTP. La festa sembra essere davvero finita. 

Parlando di numeri, ossia di previsioni sullo spread BTP/BUND nei prossimi mesi,  Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM, ritiene possibile un aumento del differenziale in 270-300 punti base tra aprile e maggio. L’aumento, però, non dovrebbe portare ad alcuna corsa nei mesi successivi e quindi a giugno. L’analista vede infatti lo spread BTP/BUND in calo nel range tra 220 e 220 basis pointsa giugno in attesa della pubblicazione da parte della BCE dei dettagli operativi della TLTRO3. Ancora una volta, quindi, a salvare tutti sarà la tanto odiata BCE. 

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