Tra le quotate da tenere d’occhio in avvio di contrattazioni su Borsa Italiana, c’è Unicredit. La big del settore bancario ha infatti pubblicato i conti del primo trimestre 2021. Poichè la trimestrale Unicredit è stata resa nota nel pre-market, c’è da attendersi una immediata reazione del prezzo delle azioni fin dal momento dell’apertura degli scambi. Ciò significa che la trimestrale Unicredit può essere sfruttata per investire sul titolo. Uno dei modi più semplici per speculare sull’andamento del prezzo del titolo è il CFD Trading.
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Vediamo a questo punto come è andata la trimestrale Unicredit cercando di capire se essa è stata migliore o peggiore di quelle che erano le attese degli analisti.
Trimestrale Unicredit: conti primo trimestre 2021 in dettaglio
Unicredit ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari 4,69 miliardi di euro, in rialzo del 10,6 per cento rispetto ai 4,38 miliardi messi a segno nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il balzo dei ricavi è stato possibile grazie al boom delle attività di negoziazione e dalle commissioni. Il positivo impatto di questi ambiti ha compensato i problemi causati dalla pandemia di covid19. Il risultato netto sottostante che la banca ha registrato nel primo trimestre 2021 è stato positivo per 883 milioni di euro, rispetto al rosso di 159 milioni messo a segno nel primo trimestre 2020 mentre il il risultato netto contabile è stato positivo per 887 milioni.
Scedendo nel conto economico, il risultato netto di gestione ha registrato un aumento da 624 milioni a 2,11 miliardi di euro mentre il rapporto tra costi e ricavi si è attestato al 51,5%.
Per quello che riguarda il patrimonio, alla data del 31 marzo 2021 il CET1 ratio fully loaded di Unicredit era pari al 15,92 per cento in crescita di 78 punti base. Sempre alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano pari a 22,4 miliardi di euro, con un rialzo del 5,5 per cento rispetto al trimestre precedente e un calo del 10,0 per cento rispetto all’anno precedente.
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Effetti trimestrale sulle azioni Unicredit
Per capire quale sarà l’effetto della trimestrale sull’andamento del titolo Unicredit, è necessario fare riferimento a quelle che erano le stime della vigilia. In linea di principio vale il seguente ragionamento: a conti trimestrali migliori delle attese, corrisponde un apprezzamento del titolo mentre, in caso di conti peggiori delle attese, è più probabile che possa esserci una certa delusione da parte del mercato.
Premesso questo, secondo le previsioni della vigilia (consensus analisti pubblicato sul sito Unicredit), la banca guidata da Andrea Orcel avrebbe dovuto chiudere il primo trimestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 4,28 miliardi di euro e un risultato netto di gestione che si sarebbe dovuto attestare a quota 1,21 miliardi dopo svalutazioni su crediti per 625 milioni di euro. Il consensus degli analisti, inoltre, puntava, su un utile netto di 413 milioni di euro.
Comparando i dati effettivi con quelle che erano le previsioni, si può evidenziare come sia i ricavi che la redditività della banca non solo hanno messo a segno un aumento molto forte ma hanno anche battuto le attese degli analisti.
A questo punto l’attenzione degli investitori si sposta sul possibile andamento del titolo in apertura di contrattazioni. Come si può vedere dal grafico in basso, il prezzo delle azioni Unicredit parte da 9,24 euro.
Nel corso dell’ultimo mese il valore delle azioni della banca ha registrato un ribasso dell’1,87 per cento. Resta invece positiva la dinamica su base annua dove si evidenzia un rialzo di oltre il 33 per cento.
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