Dividendo Eni 2023 (terza tranche) in stacco a marzo. Come tradare azioni dopo conti 2022?

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Ci sono buone notizie per tutti i possessori di azioni Eni. Nell’ambito dell’approvazione dei conti relativi all’esercizio 2022, il consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe ha ufficializzato la distribuzione della terza tranche del dividendo Eni 2023 (relativo all’esercizio 2022) che, come già noto, è pari a 0,22 euro. La data di stacco della cedola è stata fissata per il prossimo 20 marzo 2023.

Come detto in precedenza, la comunicazione sul dividendo è stata contestuale all’approvazione dei conti al 31 dicembre 2022. Vediamo quindi come è andato lo scorso esercizio del colosso petrolifero.

In generale, grazie anche ad un sensibile miglioramento del quadro macro per le società del settore petrolifero, Eni ha chiuso lo scorso anno con un netto miglioramento sia dei ricavi che della redditività. Nello specifico, i ricavi della gestione caratteristica al 31 dicembre 2022 erano pari a 132,24 miliardi di euro, in aumento del 73 per cento rispetto ai 76,58 miliardi che erano stati ottenuti l’anno precedente. Nel corso del 2022, inoltre, la produzione di idrocarburi ha registrato un ribasso del 4 per cento attestandosi a 1,61 milioni di boe/giorno. L’anno si è chiuso con un utile operativo adjusted pari a 20,39 miliari di euro, che risulta essere più del doppio rispetto ai 9,66 miliardi che erano stati ottenuti nell’esercizio precedente. Scendendo nel conto economico, il risultato netto adjusted è stato positivo per 13,31 miliardi di euro, anche in questo caso nettamente sopra i 4,33 miliardi che invece erano stati contabilizzati nel 2021. Quindi il risultato netto è stato positivo per 13,81 miliardi di euro e di conseguenza l’utile per azione adjusted si è attestato a 3,78 euro.

Limitatamente al solo quarto trimestre Eni ha messo a segno un risultato operativo adjusted positivo per 3,59 milioni di euro, in ribasso del 6 per cento rispetto ai 3,81 miliardi di euro registrati nel quarto trimestre 2021. Il risultato netto adjusted ha invece registrato un balzo a 2,5 miliardi contro gli 1,7 miliardi che erano stati invece contabilizzati nell’ultimo trimestre dell’anno 2021. In relazione al quarto trimestre 2022, il consensus degli analisti indicava un utile operativo adjusted pari a circa 3,74 miliardi di euro con un utile netto adjusted che si sarebbe dovuto attestare in area 2,49 miliardi di euro.

Chi è interessato ad investire sulle azioni Eni a seguito della pubblicazione dei conti 2022 della quotata avvenuta questa mattina, dovrebbe tenere molto in considerazione quelle che erano le previsioni della vigilia e quelli che poi sono stati i dati reali. Esperienza insegna che quando i risultati reali battono le stime, allora il titolo può prendere una direzione rialzista mentre nel caso di conti inferiori alle attese, c’è il rischio di un deprezzamento dei valori (una espressione molto usale a riguardo è la seguente: “il mercato ha bocciato i conti”). In entrambe le direzioni si può investire con la piattaforma eToro. Con questo broker si possono comprare azioni reali se le aspettative sono per un rialzo dei prezzi oppure vendere CFD sulle azioni (strumento derivato) se invece le stime sono per un calo.

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Ma torniamo ai risultati del Cane a Sei Zampe al 31 dicembre 2022. Tra le voci più interessanti ci sono quelle relative al debito e ai flussi di cassa. Ebbene a fine anno l’indebitamento netto di Eni aveva segnato un ribasso a 11,97 miliardi di euro, nettamente sotto i 14,32 miliardi di inizio anno. Sempre alla stessa data, la generazione di cassa operativa era pari a 17,46 miliardi di euro.

Fin qui abbiamo parlato dei conti 2022 di Eni. In realtà il consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe ha anche comunicato alcune indicazioni sull’esercizio in corso. Le vedremo nel prossimo paragrafo.

Come tradare azioni Eni sfruttando le stime 2023?

Nell’ambito dell’approvazione dei conti 2022, il CdA di Eni ha anche reso noto che le prospettive del business e i principali target industriali e finanziari a breve e a medio e lungo termine della quotata saranno illustrati alla comunità degli investitori in occasione del 2023 Capital Markets Update. E’ quindi molto probabile che, più che sui conti al 31 dicembre 2022, l’attenzione dei trader possa essere rivolta a questo evento che di conseguenza diverrebbe il vero catalizzatore per i prezzi delle azioni.

E a proposito di quotazioni, la reazione del titolo Eni alla pubblicazione dei risultati non è stata delle migliori. Il titolo del Cane a Sei Zampe, infatti, è tra i peggiori del Ftse Mib evidenziando una flessione dell’1,15 per cento a quota 13,95 euro che si può vedere dal grafico in alto. Il ribasso spicca ancora di più se si tiene in considerazione che il Ftse Mib invece segna una progressione.

Ad ogni modo, a a seguito della flessione in atto oggi il titolo Eni segna un ribasso del 3 per cento su base mensile. La performance su base annua, invece, resta positiva per il 3,3 per cento.

Chi volesse inserire azioni del Cane a Sei Zampe nel suo portafoglio, dovrebbe sapere che oggi comprare azioni è ancora più vantaggioso. Il broker eToro, infatti, a partire proprio da questo mese, ha aperto anche alle azioni italiane la sua proposta di acquisto. Ciò significa che ora si possono comprare azioni Eni . E i più si possono usare anche tanti altri strumenti utili per la propria strategia operativa.

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