Male A2A e la galassia del Lingotto. In ripresa i finanziari, eccetto Banca MPS.
La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso lo 0,7% a 12.894,80 punti. La seduta è stata anche oggi molto volatile. La pressione sull'Italia resta elevata. Nell'odierna asta di BOT il rendimento è balzato al 3,972%. Si tratta del più alto livello da dicembre. Sean Egan, co-fondatore e presidente dell'agenzia di rating Egan-Jones, ha dichiarato all'emittente televisiva CNBC di credere che l'Italia e la Spagna avranno bisogno entro sei mesi di un vasto piano di salvataggio a causa del loro enorme debito pubblico e delle pessime condizioni in cui si trovano le loro banche. Nel pomeriggio su Piazza Affari ha pesato anche il debole andamento di Wall Street. A2A (IT0001233417) ha perso il 5,7%. Roberto Bazzano, il presidente di Iren (IT0003027817), ha smentito che ci sia un dossier aperto su una fusione con l'utility milanese. Male la galassia del Lingotto. Fiat Industrial (IT0004644743) ha perso il 2,7%, Fiat (IT0001976403) il 2,5% e Exor (IT0001353140) il 5%. L'intero settore europeo dell'auto è stato oggi particolarmente debole. Mediaset (IT0001063210) ha perso il 3,4%. Intermonte ha tagliato il suo rating sul titolo dell'operatore televisivo da "Neutral" ad "Underperform". La maggior parte dei titoli del settore finanziario ha registrato una ripresa. UniCredit (IT0000064854) ha guadagnato lo 0,6%, Banco Popolare (IT0004231566) lo 0,6%, Banca Popolare dell'Emilia Romagna (IT0000066123) l'1,9% e Generali (IT0000062072) il 3%. Banca MPS (IT0001334587) ha perso un ulteriore 4%. Il mercato continua ad evitare il titolo in attesa di conoscere come la banca senese intenda soddisfare le richieste patrimoniali avanzate dall'EBA.

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