La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in deciso ribasso. Il FTSE MIB ha perso il 2,7% a 12.362,51 punti. Piazza Affari ha aggiornato nel corso della giornata i suoi minimi storici. La crisi del debito resta il tema dominante sul mercato. Moody’s ha tagliato ieri l’outlook di Germania, Lussemburgo e Olanda da “stabile” a “‘negativo”. Oggi la regione autonoma della Catalogna, una delle più ricche della Spagna, ha annunciato che chiederà aiuto al governo centrale di Madrid. I rendimenti dei titoli di Stato dell’Italia e della Spagna sono saliti di conseguenza ulteriormente. A nulla è servita la richiesta di Spagna, Francia e Italia di implementare rapidamente le decisioni dell’ultimo vertice dell’UE, in particolare la messa in funzione di uno scudo antispread. A2A (IT0001233417) ha perso un ulteriore 7% ed è stato anche oggi il peggior titolo del FTSE MIB. Gli investitori sono sempre più preoccupati a causa dell’elevato indebitamento dell’utility milanese. Nuova pioggia di vendite sulle banche. UniCredit (IT0000064854) ha perso il 4%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 4,6%, UBI Banca (IT0003487029) il 6,6%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) l’1,1%, Banco Popolare (IT0004231566) il 4,9%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (IT0000066123) il 7% e Mediobanca (IT0000062957) il 6,8%. Banca MPS (IT0001334587) il 4,2%.
STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso il 4,3%. Il primo produttore europeo di semiconduttori ha chiuso anche il secondo trimestre in rosso.
Pirelli (IT0000072725) ha guadagnato il 5,7%. Morgan Stanley crede che il produttore di pneumatici annuncerà dei buoni dati di bilancio per il secondo trimestre e confermerà gli obiettivi per l’intero esercizio. Saipem (IT0000068525) ha guadagnato lo 0,5%. Il gruppo petrolifero ha comunicato oggi di essersi aggiudicato nuovi contratti nelle perforazioni terra in Arabia saudita, per un valore di circa €250 milioni.
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