La Borsa di Milano ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il FTSE MIB ha perso l’1,7% a 14.401,55 punti. Le indicazioni arrivate dal vertice tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel ed il Presidente francese Nicolas Sarkozy non hanno rappresentato delle grandi sorprese. I due leader europei vogliono accelerare la riforma dei trattati per il patto di bilancio ed hanno rilanciato sulla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. La seduta è stata anche oggi molto volatile. Sul mercato sussiste un forte nervosismo e gli investitori cercano soprattutto sicurezza. La Germania ha potuto perciò collocare oggi per la prima volta nella sua storia titoli a breve termine con un tasso negativo. La tensione sul debito italiano è rimasta elevata. Lo spread tra il BTP e il Bund si è allargato di nuovo fino a 530 punti base. In questo contesto i titoli delle banche hanno vissuto una nuova giornata di passione. UniCredit (IT0000064854) ha perso, nel primo giorno dell’aumento di capitale da €7,5 miliardi, un ulteriore 12,8%. I diritti che consentono di partecipare all’operazione sono crollati del 65,4%. Banca MPS (IT0001334587) ha perso il 14,4%. Il mercato teme che anche la banca senese sarà costretta a lanciare un aumento di capitale. Tra gli altri titoli del settore Intesa Sanpaolo (IT0000072618) ha perso il 3,2%, Banca Popolare di Milano (IT0000064482) il 3,3%, Banco Popolare (IT0004231566) il 5,4% e Mediobanca (IT0000062957) il 6,9%. Seduta da dimenticare anche per Fiat (IT0001976403): -6.2% a €3,73. Sergio Marchionne ha ammesso di essere stato troppo ottimista sul lancio della Fiat 500 negli Stati Uniti. L’amministratore delegato del Lingotto ha inoltre espresso prudenza sul mercato europeo dell’auto nel 2011.
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