Tempi duri per il corso delle azioni di Microsoft (ISIN: US5949181045): non bastasse di aver registrato negli ultimi sei mesi la peggiore performance di tutti i titoli dell’indice Dow Jones, il titolo perde oggi più del 2% e si avvicina ai minimi delle ultime 52 settimane. Il clima sui mercati è attualmente pessimo, inoltre sul colosso di Redmond pende la decisione dell’Unione Europea sull’ammontare della multa proposta dalle autorità antritrust.
In questi momenti in pochi hanno il coraggio di comprare. Eppure proprio ora Microsoft potrebbe rappresentare un’occasione interessante d’acquisto per tutti coloro che sono orientati a medio-lungo termine.
L’insicurezza che ha pesato sul titolo a causa della lunga disputa con le autorità europee dovrebbe infatti terminare, almeno provvisoriamente, con l’annuncio della somma della sanzione.
In seguito l’interesse degli investitori dovrebbe ritornare a concentrarsi sui dati fondamentali dell’impresa. Microsoft dispone al momento nelle sue casse di quasi $53 miliardi. Una cifra enorme alla quale ogni anno vanno ad aggiungersi altri $10 miliardi. Continuando di questo passo Microsoft disporrà alla fine del decennio di $100 miliardi. È logico che prima o poi Microsoft dovrà aprire le porte della sua immensa cassaforte. Da parte dell’impresa sono arrivati negli scorsi mesi già dei chiari segnali riguardo un aumento del dividendo e un programma di buy-back. Dopo il provvisorio termine della disputa con l’UE il management di Microsoft dovrebbe prendere nei prossimi mesi finalmente una decisione a proposito. Wall Street e gli azionisti attendono ormai da tempo. Un forte aumento del dividendo dovrebbe rendere il titolo più appetibile per gli investitori di tipo value. Questa circostanza unita ad un programma di buy-back dovrebbe ridare fiato al corso delle azioni di Microsoft e far ritornare la fiducia sull’impresa.
I dati fondamentali di Microsoft sono altrimenti più che convincenti: il patrimonio netto di pertinenza dell’azienda come da ultimo bilancio/ numero totale di azioni emesse (Book Value Per Share) è pari a $6,4 per azione, vale a dire a più del 25% dell’attuale corso delle azioni. Il p/u del titolo è largamente al di sotto della media del Nasdaq 100 nonostante Microsoft cresca alla pari delle altre imprese quotate in questo indice. Nel secondo trimestre del suo esercizio Microsoft ha sorpassato per la prima volta nella sua storia i $10 miliardi di ricavi: $10,2 miliardi, il 19% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Senza contare i programmi di stock options per i dipendenti gli utili di Microsoft dovrebbero crescere nel 2004 di almeno il 15%. Anche per i prossimi anni si prevede una crescita di ricavi ed utili di almeno il 10%.
Per questi motivi, a nostro avviso, il titolo di Microsoft dovrebbe raggiungere a medio-lungo termine quotazioni maggiori delle attuali. Il titolo ha molto da recuperare nei confronti di quelli di altri colossi dell’high tech. Cisco Systems (ISIN: US17275R1023) ha guadagnato negli ultimi dodici mesi circa il 64%, Intel (ISIN: US4581401001) il 46% mentre Microsoft ha perso il 19%.
Stop-loss consigliato: $21,10
Gaetano Gulinelli (Berlino) 21.00
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