La trimestrale di Intel (US4581401001) ha deluso le attese. Il titolo ha perso ieri nel dopo borsa a New York il 4,7% a $24,92. Forti perdite anche per tutti gli altri principali titoli del comparto dei chip: AMD (US0079031078) -2,9%, Applied Materials (US0382221051) -2,1%, Micron Technology (US5951121038) -1,3%, Texas Instruments (US8825081040) -0,6%.
Mentre l’utile per azione di Intel ha corrisposto alle previsioni e raggiunto $0,27 per azione ($0,14 per azione nel secondo trimestre 2003) i ricavi nel secondo trimestre sono stati leggermente al di sotto delle stime. Il mercato aveva previsto in media $8,11 miliardi il colosso dei chip ha fatturato invece solo $8,05 miliardi ($6,82 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno). Ma non è stata questa leggera differenza a deludere gli investitori. Il vero problema è stato il margine operativo lordo in calo, da sempre un fattore negativo per l’andamento del comparto dei semiconduttori in borsa. Le pessimistiche previsioni di alcuni analisti sembrano essere state in questo modo confermate. Lo scorso trimestre il margine operativo lordo di Intel è stato del 59,4%.
Le stime dell’impresa erano del 60-61%. Il calo è stato causato dai problemi tecnici legati al lancio del nuovo prodotto Grantsdale (vedi a proposito: Intel scivola sui nuovi chipset Grantsdale). Ancora più grave è il fatto che Intel ha anche rivisto al ribasso le sue previsioni sul margine operativo lordo per l’intero esercizio. La riduzione sarebbe dovuta soprattutto al calo dei prezzi per i microprocessori. Se ciò non bastasse Intel ha anche annunciato che le scorte di magazzino dei microprocessori sono aumentate nel secondo trimestre del 15%.
Anche questa circostanza rappresenta un altro classico campanello d’allarme per la crescita del settore. Bisognerà ora attendere le reazioni degli analisti. Per i titoli legati ai semiconduttori si annuncia una giornata molto negativa.
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