Chiusura di settimana molto positiva per i mercati azionari americani. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,1% a 10192,65 punti mentre il Nasdaq Composite ha registrato un aumento del 2,4% a 1942,20 punti.
Nonostante il nuovo rialzo del prezzo del petrolio gli indici di borsa statunitensi hanno beneficiato di alcuni positivi dati macroeconomici e buone notizie provenienti dal fronte societario.
Soprattutto l’ISM manifatturiero ha portato un’ondata di ottimismo tra gli investitori. Nonostante un leggero calo il dato relativo al comparto manifatturiero negli Stati Uniti indica che nei prossimi mesi sia l’occupazione che gli ordini delle imprese dovrebbero aumentare.
Quasi tutti i trenta titoli del Dow Jones hanno chiuso in terreno positivo. Dopo il crollo di ieri reazione tecnica per Merck (US5893311077) che ha anche beneficiato di un upgrade da parte di Bear Stearns. Il titolo del gigante dell’industria farmaceutica ha chiuso in rialzo dell’1% a $33,31. In luce General Motors (US3704421052): +1,5 a $43,14. Il colosso dell’automobile ha comunicato a sorpresa un forte aumento delle vendite nel mese di settembre.
Al Nasdaq PeopleSoft (US7127131065) ha guadagnato il 15% a $22,83. PeopleSoft ha annunciato di aver licenziato il CEO Craig Conway. A causa dei problemi registrati dalla società negli scorsi mesi il Consiglio di Amministrazione non avrebbe avuto più fiducia nelle sue capacità . Il Dipartimento di Giustizia americano ha inoltre comunciato di non voler far ricorso contro la decisione della Corte distrettuale di San Francisco che aveva stabilito circa tre settimane fa che l’Opa ostile di Oracle (US68389X1054) su PeopleSoft non viola le leggi antitrust. Queste notizie hanno aumentato la speculazione su un possibile processo di consolidamento nel settore del software. Oracle ha guadagnato il 5,5%, Microsoft (US5949181045) il 2%, BEA Systems (US0733251021) il 5,3% e Siebel Systems (US8261701028) l’8,5%.
In grande spolvero i semiconduttori. L’indice Philadelphia Semiconductor ha chiuso in rialzo di ben il 4,6% a 401,91 punti. Il comparto ha beneficiato di un upgrade di J.P. Morgan sulle imprese impegnate nella produzione di apparecchiature per la realizzazione di chip. Intel (US4581401001) ha guadagnato quasi il 4%, Applied Materials (US0382221051) il 4,9% e Texas Instruments (US8825081040) il 6,5%.
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