Si prospetta una giornata nervosa sui mercati americani all’indomani dell’ultima sfida tra i candidati presidenziali che, secondo i sondaggi, ha fatto prevalere lo sfidante Kerry ma che non ha chiarito molti dei dubbi degli elettori d’oltreoceano lasciando così invariata l’incertezza sull’esito delle votazioni del 2 novembre.
L’attenzione è rivolta oggi in primo luogo al Dow Jones, l’indice dei titoli industriali che ieri, malgrado la buona trimestrale di Mc Donald’s (US5801351017), ha recuperato per il rotto della cuffia i 10000 punti affossato dalle preoccupazioni circa il petrolio e la crescita cinese la quale, secondo un rapporto uscito ieri, ha fatto registrare un calo del 21% del consumo di rame, ritenuto dai più un segnale di rallentamento dell’economia asiatica. Il Dow Jones potrebbe ricevere oggi il colpo di grazia da due trimestrali importanti, quella di General Motors (US3704421052) e Citigroup (US1729671016) previste prima dell’apertura dei mercati, due società già fortemente indiziate di rallentamento della fase di crescita.
La mattina si è aperta con la notizia rilasciata da General Motors Europa di un taglio della forza lavoro nel vecchio continente per circa 12.000 unità entro il 2006 e, quindi, le aspettative circa una buona trimestrale del gigante dell’industria dell’auto si sono molto affievolite.
Sul versante del Nasdaq, che anch’esso ha chiuso inopinatamente ieri in rosso, si attendono le reazioni alla ottima trimestrale di Apple (US0378331005) dopo il relativo fallimento, nel corso della seduta di ieri, dell’ondata di ottimismo innescata dalle trimestrali di Intel (US4581401001) e Yahoo! (US9843321061).
Tra le trimestrali rilevanti di oggi si segnalano Juniper Networks (US48203R1041), Netflix (US64110L1061), Rambus (US7509171069) e Sun Microsystems (US8668101046).
Sul versante del petrolio, continuano le tensioni sul prezzo del light crude a New York che in nottata è sceso sotto la soglia dei $54 al barile ma che nelle prime ore del giorno ha recuperato le posizioni.
Dal punto di vista macroeconomico, prima dell’apertura dei mercati, sono attesi i dati sui prezzi all’importazione ed all’esportazione, sulla bilancia commerciale ed il dato settimanale sui sussidi di disoccupazione che si prevedono in aumento rispetto alla settimana scorsa a 340.000 unità .
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