Giornate da cuori forti a Wall Street ultimamente e quella di oggi non sembra smentire questo andamento incerto tra rally e discese. La giornata, dopo i dati macro di ieri ed il discorso di Alan Greenspan sull’indebitamento delle famiglie, non presenta aggiornamenti significativi sull’economia USA mentre continuano incessanti le trimestrali delle società quotate sul Nasdaq e sul NYSE.
Sul Nasdaq, un’attesa sicura è quella sulla sorte di Motorola (US6200761095) che ieri dopo la chiusura ha presentato una trimestrale con più chiaroscuri di un quadro di Caravaggio. A fronte di risultati per il terzo trimestre incoraggianti, il mercato è rimasto fortemente deluso dal livello delle vendite e soprattutto dalla mancanza di una visione più che ottimista sul futuro (vedi a proposito: Cellulari: Motorola delude le attese degli investitori). Altra società che ieri ha presentato i dati è Electronic Arts (US2855121099) che ha deluso leggermente le aspettative degli analisti.
Mentre cresce sempre più la tensione per la prima trimestrale di Google (US38259P5089) dopo la quotazione dell’impresa in borsa, la giornata odierna prevede le trimestrali di Colgate-Palmolive (US1941621039), del leader mondiale delle aste on-line eBay (US2786421030), di Delta Air Lines (US2473611083), la quale ha recentemente annunciato un drastico taglio del personale, del colosso finanziario J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) e delle società operanti nel campo della sicurezza informatica Symantec (US8715031089) e VeriSign (US92343E1029) – vedi a proposito: Cellulari: Motorola delude le attese degli investitori.
Segnaliamo infine anche la trimestrale di un’altra nobile decaduta nel settore delle infrastrutture telefoniche: Lucent (US5494631071). Intanto sono già usciti i dati del leader del settore farmaceutico, Pfizer (US7170811035), che ha battuto di un cent le attese degli analisti portando l’utile per azione a $0,55.
Su tutte però a farla da padrona sarà la quotazione del petrolio che, dopo una giornata nella quale si era registrato un calo nelle quotazioni dei futures, sembra riprendere vigore con una stagione invernale che, almeno negli Stati Uniti, si presenta già come una tra le più fredde degli ultimi anni.
Una speciale notazione va anche alle quotazioni del dollaro contro le maggiori valute mondiali che vedono una progressiva perdita del biglietto verde e che iniziano ad avvicinarsi, nei confronti dell’Euro, a quota 1,30.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!