Quando porterete i vostri figli a vedere il film di Natale “A Shark’s tale”, uscito già negli USA tra mille polemiche degli italo americani per la voce di De Niro da boss mafioso, potreste anche essere due volte contenti per lo spettacolo, sia per il film sia perchè potreste essere tra gli orgogliosi azionisti della società che ha prodotto il film : la DreamWorks Animation (NYSE: DWA), che sbarca oggi in Borsa con una delle IPO più attese degli ultimi tempi.
Vuoi perchè, in caso di vittoria di Kerry, il mercato attende una brillante stagione per tutto il settore Media ed Entertainment, vuoi per il fatto che la società ha tra i suoi fondatori Steven Spielberg vuoi perchè la DreamWorks ha prodotto negli ultimi anni alcuni tra i più grandi successi cinematografici d’animazione tra i quali basti segnalare, oltre a “A shark’s tale” “Shrek” 1 e 2, l’attesa per questo collocamento è molto alta a Wall Street anche se gli scettici sulla reale solidità dell’azienda non mancano.
Chi sicuramente non ha di che essere contento sono Disney (US2546871060) e Pixar (US7258111035), i diretti concorrenti della società di Spielberg, Geffen e Katzenberg. La battaglia, insomma, sarà “animata” ed il mercato non mancherà di dividersi tra i fan di Nemo e quelli di Shrek.
Gli analisti sono molto cauti sulla valutazione del titolo preoccupati come sono dalle peculiarità caratteriali dei tre azionisti principali i quali nel corso degli anni non hanno mancato di dividersi su molte scelte fondamentali. Il fatto che gli obiettivi che i fondatori si erano posti al momento della nascita della società di costruire una “entertainment powerhouse” si siano infranti sugli scogli della realtà ha fatto storcere il naso a molti. Il settore televisivo stenta parecchio, la divisione musicale è stata svenduta l’anno scorso per $100 milioni e le ambizioni nel settore Internet si sgonfiate insieme alla bolla delle società “dot.com”. Non sono pochi, quindi, quelli che malignamente ritengono questa IPO più un occasione per molti dipendenti ed investitori per disfarsi delle azioni in loro possesso che una vera “manna” per il mercato. Intanto il collocamento sembra avere però successo: DreamWorks debutterà a $28, la forchetta di prezzo era di soli $23-$25. L’impresa, che ha raccolto attraverso la IPO $812 milioni, ha fatturato nei primi sei mesi dell’anno $341 milioni per un utile netto di $121 milioni.
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