Difficile prevedere la tendenza di questo venerdà à‚¬ post elezioni sui mercati americani. Ieri gli indici dopo aver fatto registrare una debolezza in apertura hanno iniziato a correre a metà seduta facendo registrare ulteriori rialzi e chiudendo in positivo ed intonati per la seconda giornata consecutiva.
Il Dow Jones è stato spinto in alto dall’ulteriore discesa del prezzo del petrolio, dalle notizie accolte positivamente sulle manovre societarie di Altria (US02209S1033), che potrebbe dividersi in due o tre entità à‚ , nonchè dal buon andamento di società “consumer oriented” quali Procter & Gamble (US7427181091), Hewlett Packard (US4282361033) e Wal-Mart (US9311421039). Da segnalare il fatto che malgrado il rintracciamento dei prezzi dell’oro nero, le società del settore non abbiano affatto risentito del colpo, grazie soprattutto ai giudizi positivi espressi da Deutsche Bank su Exxon Mobil (US30231G1022), vedi a proposito: Deutsche Bank alza le stime sul prezzo del petrolio e il rating su Exxon. Il Nasdaq chiude complessivamente in maniera più che soddisfacente, ai massimi rispetto giugno di quest’anno con alcuni titoli leader finalmente tutti in positivo quali Microsoft (US5949181045), Cisco Systems (US17275R1023), Sun Microsystems (US8668101046) ed Intel (US4581401001) mentre Google (US38259P5089) e Yahoo! (US9843321061) si sono presi una pausa di riflessione.
L’appuntamento principale della giornata sarà alle 14:30 ora italiana quando saranno rilasciati i dati sull’occupazione per ottobre. Probabilmente saranno questi i numeri che daranno l’intonazione all’ultima giornata di contrattazione della settimana. Da monitorare costantemente sarà anche la situazione geopolitica internazionale soprattutto per quanto attiene il Medio Oriente e le manovre sulla successione ad Arafat. Sul fronte delle trimestrali non si segnalano società interessanti in procinto di rilasciare i dati.
L’attenzione degli operatori si sposta quindi dai dati societari e dai temi elettorali verso argomenti più prettamente politici e macroeconomici quali la recente debolezza del dollaro e le previsioni circa le mosse della Federal Reserve sui tassi d’interesse nella riunione che si terrà la prossima settimana e le rinnovate minacce di Al Qaeda a seguito della rielezione di Bush.
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