Il Consiglio di Amministrazione di PeopleSoft (US7127131065) ha rifiutato anche l’ultima offerta d’acquisto fatta da Oracle (US68389X1054). Il quinto no alla fusione con la grande concorrente in circa diciassette mesi. Secondo il board di PeopleSoft il prezzo di $24 per azione (circa $8,8 miliardi in totale) non terrebbe conto del reale valore dell’impresa. Ad inizio mese Oracle aveva alzato l’offerta per PeopleSoft a $24 per azione definendola “definitiva” (vedi: Software: Oracle alza la posta su PeopleSoft). L’Opa scade il prossimo 19 novembre. Ora di principio saranno solo gli azionisti a decidere. L’azienda guidata da Larry Ellison deve raggiungere almeno il 50% del capitale di PeopleSoft per poter andare avanti.
Il mercato e gli analisti intanto speculano su come potrebbe risolversi la vicenda. Oracle potrebbe ora rinunciare a PeopleSoft e puntare su un’altra preda. I nomi più citati a Wall Street sono quelli di BEA Systems (US0733251021) e Siebel Systems (US8261701028). Ellison ha affermato più volte di avere anche le due aziende nel mirino. I due titoli dovrebbero beneficiare oggi del rifiuto di PeopleSoft. Secondo gli esperti di Piper Jaffray Oracle potrebbe però alzare ancora la sua offerta fino a circa $30 per azione. Un’acquisizione a questo prezzo sarebbe ancora appetibile per Oracle. Piper Jaffray ha indicato l’andamento degli affari di PeopleSoft. Ieri l’impresa ha alzato le sue stime sugli obiettivi di bilancio per il quarto trimestre. Questa circostanza sarebbe un indizio che l’attuale offerta di Oracle è troppo bassa. Anche First Albany crede che sussista la possibilità che Oracle alzi la sua offerta. Le probabilità sarebbero però basse. First Albany stima il valore di PeopleSoft a circa $22-$25.
Nel pre-borsa PeopleSoft è in ribasso dell’1,4% a $22,48. Oracle perde lo 0,5% a $13,31.
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