Come supposto nell’articolo precedente da Borsainside il prezzo del petrolio ha pesato la scorsa settimana sulla performance dei mercati azionari statunitensi. Durante l’ottava il future sul Crude a Wall Street ha superato per la prima volta l’importante soglia psicologica dei $60 a barile. Venerdì il contratto con scandenza ad agosto ha chiuso a $59,84 al barile, l’1% in più rispetto alla settimana precedente. Il Dow Jones ha chiuso ogni seduta dell’ottava in ribasso. L’indice delle blue chips americane ha perso la scorsa settimana complessivamente il 3,1%, il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno l’1,8%. Gli indici hanno sofferto anche a causa di alcune notizie negative dal fronte societario. Ford (US3453708600) ha lanciato per la seconda volta in pochi mesi un profit warning – vedi: Ford lancia profit warning ed annuncia nuovi tagli di personale -, lo scandalo del Vioxx è tornato a pesare su Merck (US5893311077) – Ford lancia profit warning ed annuncia nuovi tagli di personale -, FedEx (US31428X1063) e Micron Technology (US5951121038) hanno presentato dei deludenti dati di bilancio, vedi: Semiconduttori: Notizie negative da Micron Technology .
Il prezzo del petrolio resterà naturalmente anche questa settimana sotto i riflettori. Un suo ulteriore aumento dovrebbe far crescere ulteriormente il nervosismo sui mercati.
Giovedì l’attenzione degli investitori sarà puntata sulla decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Alan Greenspan dovrebbe alzare per la nona volta di seguito il tasso d’interesse e portarlo al 3,25%. Ultimamente sono aumentate le speranze su una possibile pausa della restrittiva politica monetaria di Greenspan. Se il Presidente della Fed dovesse dare delle indicazioni in questa direzione i mercati potrebbero reagire con un rally.
Molti i dati macroeconomici in programma questa settimana. Per martedì è atteso l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board. Mercoledì verrà comunicato dal Dipartimento del Commercio il dato finale sul PIL degli USA nel primo trimestre. Venerdì infine sono attesi il dato sulla fiducia dei consumatori della Michigan University e l’indice ISM manifatturiero. Per quanto riguarda l’ISM, un dato molto importante per poter valutare lo stato di salute dell’economia americana, gli esperti prevedono per giugno un leggero aumento rispetto a maggio da 51,4 a 51,5 punti.
Grande attenzione verrà data nei prossimi giorni anche ad una serie di importanti trimestrali che anticipano la prossima stagione degli utili che partirà tra circa dieci giorni. La trimestrale più attesa è sicuramente quella di Oracle (US68389X1054). L’impresa di Larry Ellison, che venerdì ha annunciato la nomina di un ex-manager di Microsoft (US5949181045) a suo Presidente e Direttore Finanziario – vedi: Ford lancia profit warning ed annuncia nuovi tagli di personale -, comunicherà i suoi dati di bilancio mercoledì prima dell’apertura delle contrattazioni. Nel settore high-tech presenterà mercoledì la sua trimestrale anche Research In Motion (CA7609751028). Giovedì sarà la volta di PalmOne (US69713P1075) e Red Hat (US7565771026). Per oggi segnaliamo la trimestrale del leader a livello mondiale dell’abbigliamento sportivo Nike (US6541061031). Qui sotto un calendario con le principali trimestrali in programma questa settimana:
Lunedì 27 giugno
Nike (US6541061031) Walgreen (US9314221097) Paychex (US7043261079) Martedì 28 giugno
Apollo (US0376041051) Mercoledì 29 giugno
3Com (US8855351040) General Mills (US3703341046) Monsanto (US61166W1018) Oracle (US68389X1054) Research In Motion (CA7609751028) Giovedì 30 giugno
Biomet (US0906131000) ConAgra (US2058871029) Constellation Brands (US21036P1084) Eyetech Pharmaceuticals (US3022971069) PalmOne (US69713P1075) Red Hat (US7565771026)
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