La scorsa settimana il Dow Jones ha perso lo 0,4%, l’S&P 500 lo 0,9% e il Nasdaq Composite l’1%. Sul mercato azionario americano hanno pesato in particolare i dati sull’inflazione che sono risultati essere superiori al previsto a causa del forte aumento dei prezzi della benzina e dell’energia. Per questo motivo i riflettori saranno puntati questa settimana ancora una volta sull’andamento del prezzo del petrolio. Il future sul Crude ha perso terreno la scorsa settimana ma continua a trovarsi a dei livelli molto alti. Se il prezzo dell’oro nero dovesse continuare a quotare nettamente al di sopra della soglia dei $60 i timori su una crescita dei costi per le imprese e su un calo del consumo dovrebbero aumentare. Molto atteso è perciò per mercoledì l’annuncio del dato sugli ordini di beni durevoli (durable goods orders) di luglio da parte del Dipartimento del Commercio. Gli economisti attendono un calo dell’1,2%. Un calo superiore al previsto potrebbe indicare che i consumatori stanno rimandando gli acquisti più importanti a causa dell’alto prezzo della benzina. Questa circostanza potrebbe pesare sensibilmente sui mercati azionari. L’attenzione degli investitori si concentrerà per questo motivo anche sul dato definitivo sulla fiducia dei consumatori ad agosto dell’Università del Michigan. Le stime sono di 92,7 punti, in linea con il dato preliminare comunicato il 12 agosto scorso. In virtù dei nuovi record storici dei prezzi del petrolio e della benzina non sono però da escludere sorprese negative. Tra gli altri dati macroeconomici della settimana segnaliamo infine per martedì il dato sulle vendite di case esistenti (existing home sales) e per mercoledì quello sulle vendite di nuove case (new home sales). Entrambi i dati dovrebbero aver registrato un leggero calo rispetto a giugno.
Sul fronte societario non sono in programma questa settimana trimestrali di imprese di peso che potrebbero influenzare il mercato. La stagione degli utili è ormai terminata ed è stata decisamente soddisfacente. Del 95% delle imprese dell’S&P 500 che hanno presentato finora i loro dati di bilancio il 69% ha potuto superare le attese degli analisti. La crescita media degli utili nel secondo trimestre è stata dell’11,9%. Questi dati appartengono però al passato investitori ed analisti pensano già alla prossima “earnings season”.
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