La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno avuto un andamento piuttosto volatile. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno perso lo 0,3%, il Nasdaq Composite lo 0,7%. I listini hanno sofferto da una parte a causa di alcuni deludenti dati macroeconomici ma sono stati sostenuti, dall’altra parte, dall’ulteriore ridimensionamento del prezzo del petrolio.
Questa settimana i riflettori saranno puntati in particolar modo sulla riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) di domani. Nonostante la catastrofe di Katrina la maggior parte degli investitori e degli analisti crede che Alan Greenspan alzerà , per l’undicesima volta di seguito, il tasso d’interesse di un quarto di punto al 3,75%. Non è escluso però che il Governatore della Fed decida di fare già una pausa e lasci il tasso d’interesse invariato. Sicuro è che tutti attendono da Greenspan delle indicazioni sulla sua ulteriore politica monetaria. Gli ultimi dati macroeconomici hanno mostrato che la locomotiva americana sta rallentando e potrebbe ancora rallentare. Il dato preliminare dell’Università del Michigan ha mostrato che la fiducia dei consumatori è crollata a settembre ai suoi più bassi livelli degli ultimi tredici anni. Il pericolo inflazione resta d’altra parte alto a causa del volo dei prezzi dell’energia delle scorse settimane. I timori relativi all’aumento dell’inflazione hanno sostenuto la scosa settimana il prezzo dell’oro che venerdì ha raggiunto i suoi massimi livelli degli ultimi diciassette anni. Per il mercato saranno quindi anche decisive le parole che accompagneranno la decisione del FOMC. Se Greenspan dovesse in qualche modo indicare che l’inflazione rappresenta un motivo di preoccupazione e che continuerà quindi ad alzare i tassi d’interesse allora i mercati azionari potrebbero reagire negativamente. àˆ anche possibile però che Greenspan metta l’accento piuttosto sulla solidità dell’economica americana e che cerchi di rassicurare gli investitori dopo lo choc della devastazione di Katrina. In questo caso le parole di Greenspan potrebbero far scattare un rally.
Sono pochi altrimenti i dati macroeconomici in programma questa settimana. Domani è atteso il dato sulle costruzione di nuove case (housing starts) ad agosto. Giovedì il Conference Board comunicherà il suo indice degli indicatori economici (leading indicator). Gli economisti attendono un calo dello 0,3% dopo il leggero incremento dello 0,1% di luglio.
Sul fronte societario alcune trimestrali in programma nei prossimi giorni potrebbero dare agli investitori delle importanti indicazioni sugli effetti di Katrina e dell’alto prezzo del petrolio sugli affari delle imprese americane. Già oggi pubblicherà i suoi dati di bilancio Nike (US6541061031). Domani sarà la volta di Circuit City (US1727371080), la seconda catena di negozi per l’elettronica di consumo degli USA. Giovedì è attesa la trimestrale di FedEx (US31428X1063). L’impresa è leader nelle spedizioni e nel trasporto merci, i suoi utili e ricavi sono perciò particolarmente dipendenti dal comportamento dei consumatori e dai prezzi dell’energia. Segnaliamo inoltre nel settore finanziario per domani la trimestrale di Goldman Sachs (US38141G1040), per mercoledì quella di Morgan Stanley (US6174464486). Per giovedì infine è attesa nel settore high-tech la trimestrale di Oracle (US68389X1054). La compagnia di Larry Ellison ha annunciato lunedì scorso l’acquisizione di Siebel Systems (US8261701028), vedi: Software: Oracle acquista Siebel Systems.
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