La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno registrato una performance molto positiva. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,2%, l’S&P 500 l’1,8% e il Nasdaq Composite il 3,8%. Era dall’agosto 2004 che il Nasdaq Composite non metteva a segno dei simili guadagni in un’ottava. Come atteso dal mercato il FOMC (Federal Open Market Committee) ha alzato martedì scorso il tasso d’interesse di un altro quarto di punto al 4%. Alan Greenspan ha inoltre indicato che continuerà a seguire una restrittiva politica monetaria “misurata”. Ciò vuol dire che il FOMC continuerà ad alzare nei prossimi mesi il tasso d’interesse. Come supposto da Borsainside però la forte fiducia sulla crescita dell’economia americana ha compensato pienamente l’effetto negativo di questa notizia. La scorsa settimana alcuni dati macroeconomici hanno confermato che la locomotiva americana continua a viaggiare ad alta velocità. I dati sulle vendite ad ottobre della maggior parte delle imprese del settore della distribuzione hanno inoltre superato le attese degli analisti. Una circostanza molto positiva che ha indicato che nonostante gli alti prezzi dell’energia e la devastazione degli uragani gli americani non hanno perso la voglia di consumare. Un fattore di grande rilievo in vista delle festività natalizie, un periodo chiave per gli affari di molte aziende.
Gli appuntamenti macroeconomici di questa settimana sono pochi, i dati più importanti verranno comunicati tutti durante la giornata di giovedì. Oggi è atteso il dato sui crediti al consumo di settembre (consumer credit). Mercoledì verrà comunicato il dato sulle scorte dei grossisti (wholesale trade). Giovedì è in programma l’annuncio del dato preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori per novembre. Le attese sono di un leggero aumento rispetto ad ottobre da 74,2 a 76,5 punti. Giovedì il Dipartimento del Lavoro comunicherà inoltre i dati sui prezzi alle importazioni ed esportazioni (import and export prices). Gli investitori sperano che i prezzi alle importazioni abbiano registrato un calo ad ottobre dopo essere saliti dell’1,2% a settembre. Infine sempre giovedì il Dipartimento del Commercio pubblicherà il dato sulla bilancia commerciale (Trade Balance). Secondo le stime degli economisti il deficit commerciale degli USA dovrebbe essere aumentato a settembre a circa $61 miliardi.
Sul fronte societario la stagione degli utili delle imprese statunitensi è ormai terminata. Nonostante ciò questa settimana sono attese due trimestrali che potrebbero influenzare fortemente l’andamento del mercato. Mercoledì presenterà infatti i suoi dati di bilancio Cisco Systems (US17275R1023) mentre giovedì sarà Dell Computer (US24702R1014) a pubblicare la sua trimestrale. Dell ha choccato lunedì scorso il mercato con un warning sui suoi ricavi ed utili (vedi: Nasdaq: Dell Computer lancia warning). Bisognerà attendere ora se l’impresa texana riuscirà a rassicurare gli investitori sulle sue prospettive di crescita. Intanto il titolo potrebbe soffrire oggi. La rinomata rivista finanziaria Barron’s ha scritto nella sua ultima edizione di questo fine settimana che i giorni migliori per Dell potrebbero ormai appartenere al passato. Tra le altre trimestrali in programma questa settimana segnaliamo per domani quelle di Pixar (US7258111035) e di Teva (US8816242098) e per mercoledì quelle di JDS Uniphase (US46612J1016) e di Nvidia (US67066G1040).
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