La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno registrato una performance positiva. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,9%, l’S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq Composite lo 0,2%. I listini sono stati sostenuti soprattutto dalla notizia che la restrittiva politica monetaria del FOMC (Federal Open Market Committee) potrebbe presto finire. Martedì scorso il FOMC ha alzato, come atteso dal mercato, i tassi d’interesse di venticinque punti base al 4,25%. Nella nota che ha accompagnato la sua decisione il FOMC non ha però più utilizzato questa volta la parola “accomodative” per l’attuale livello dei tassi d’interesse negli USA. In questo modo il FOMC ha indicato che i tassi sono saliti ormai a un livello più normale e che un loro ulteriore aumento dovrebbe essere prossimamente meno necessario. Un altro fattore che ha messo di buon umore gli investitori è stato il calo del prezzo del petrolio. Il future sul Crude ha chiuso venerdì a $58,06 al barile, chiaramente al di sotto della soglia psicologica dei $60 al barile, in ribasso del 2,2% rispetto alla settimana precedente.
La settimana borsistica che inizia oggi dovrebbe essere caratterizzata da volumi di scambio piuttosto bassi a causa delle festività natalizie. Durante gli scorsi anni i mercati azionari statunitensi hanno registrato spesso dei solidi rialzi durante le ultime due settimane dell’anno. Gli impulsi necessari per un rally potrebbero arrivare questa settimana piuttosto dal fronte societario che da quello macroeconomico. Dopo la chiusura delle contrattazioni di venerdì è arrivata la notizia che Pfizer (US7170811035) ha vinto in tribunale la causa per il brevetto del Lipitor, il suo prodotto principale e il farmaco più venduto al mondo. Pfizer ha registrato nel dopo-borsa un balzo di quasi il 12% (Borsainside ha consigliato proprio la scorsa settimana l’acquisto del titolo nella sua newsletter). La notizia dovrebbe sostenere almeno oggi tutto il comparto americano dell’industria farmaceutica. Notizie positive potrebbero arrivare anche dal settore Internet. Google (US38259P5089) potrebbe annunciare già questa settimana un’alleanza strategica con AOL (vedi a proposito: Rumors: Google soppianta Microsoft nella corsa ad AOL ). Alcune trimestrali in programma nei prossimi giorni potrebbero inoltre aumentare la fiducia degli investitori sulla crescita degli utili delle imprese statunitensi. Oggi è attesa la trimestrale di Circuit City (US1727371080). I dati di bilancio della seconda catena di negozi per l’elettronica di consumo degli USA sono un evento di rilievo per tutto il settore della distribuzione. Mercoledì comunicherà i suoi risultati FedEx (US31428X1063). L’impresa è leader nelle spedizioni e nel trasporto merci, i suoi dati danno sempre delle importanti indicazioni sul comportamento dei consumatori e sull’andamento dell’economia. Al Nasdaq sono attese le trimestrali di alcune tra le più interessanti compagnie high-tech di piccola-media grandezza. Domani comunicherà i suoi risultati di bilancio Palm (US6966431057), mercoledì sarà la volta di 3Com (US8855351040), ATI Technologies (CA0019411036), Cognos (CA19244C1095), Red Hat (US7565771026), Research In Motion (CA7609751028) e Tibco (US88632Q1031).
Per quanto riguarda i dati macroeconomici domani il Dipartimento del Lavoro comunicherà l’indice dei prezzi alla produzione (PPI, Producer Price Index), uno dei principali indicatori per poter valutare l’andamento dell’inflazione negli USA. Dopo essere cresciuto dello 0,7% ad ottobre il PPI dovrebbe aver registrato a novembre un calo dello 0,4%. Per quanto riguarda il core PPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, le attese sono invece di un aumento dello 0,2%. Ad ottobre il core PPI era sceso dello 0,3%. Sempre domani è in programma l’annuncio del dato sulle costruzioni di nuove case (Housing Stars).
Mercoledì il Dipartimento del Commercio dovrebbe confermare che il PIL degli USA è cresciuto nel terzo triemestre del 4,3%. Oltre al consueto rapporto settimanale sulle richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims) per giovedì sono attesi il dato sui redditi (Personal Income) e quello sulle spese per consumi (Personal Spending). Venerdì, infine, prima del lungo fine settimana di Natale, verrano comunicati quattro importanti dati: i Leading Indicators sull’attività economica americana, il dato sugli ordini di beni durevoli (Durable Goods Orders), il dato definitivo dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori e il dato sulle vendite di nuove case (New Home Sales). Per quanto riguarda i Leading Indicators le attese sono di un aumento a novembre dello 0,4%. Secondo le stime degli economisti gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere cresciuti lo scorso mese dell’1%. Il dato definitivo dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a dicembre dovrebbe essere aumentato rispetto al dato provvisorio da 88,7 a 89 punti.
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