Mercati USA: Cosa attendersi questa settimana

Un laptop mostra un grafico

La scorsa settimana il Dow Jones ha guadagnato l’1,8%, l’S&P 500 il 2% e il Nasdaq Composite l’1,9%. I listini statunitensi sono stati sostenuti dal calo dei timori legati all’aumento dei tassi d’interesse. I dati macroeconomici della scorsa settimana hanno indicato che l’economia americana cresce moderatamente e che l’inflazione resta allo stesso tempo sotto controllo. Questa circostanza ha fatto aumentare le speranze degli investitori su una possibile prossima fine della restrittiva politica monetaria della Fed.
Il rally a Wall Street potrebbe continuare in caso l’annuncio dell’indice di febbraio dei prezzi alla produzione (PPI, Producer Price Index) dovesse confermare domani che i mercati non hanno da temere per il momento una pressione inflazionistica negli USA. Secondo le stime degli economisti il PPI dovrebbe aver registrato lo scorso mese un calo dello 0,2%. Il core PPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, dovrebbe essere aumentato invece dello 0,2%. A gennaio il PPI e il core PPI erano aumentati rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%. Oltre all’annuncio del PPI è molto atteso il discorso che Ben Bernanke pronuncerà oggi all’Economic Club di New York, esattamente una settimana prima della prossima riunione del FOMC. Se il Governatore della Fed dovesse in qualche modo indicare che la crescita dell’economia sta rallentando e che l’inflazione non desta preoccupazione allora i mercati dovrebbero reagire molto positivamente. Sul fronte macroeconomico segnaliamo sempre per oggi l’annuncio dei Leading Indicators sull’attività economica americana nel mese di febbraio. Le previsioni sono di un calo dello 0,3%.
Giovedì è in programma la pubblicazione del dato sulle vendite di case esistenti (Existing Home Sales). Le stime sono di un leggero calo: da 6,56 milioni a gennaio a circa 6,5 milioni a febbraio.
Venerdì verrà comunicato il dato sugli ordini di beni durevoli (Durable Goods Orders). Secondo le previsioni degli economisti gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere aumentati a febbraio dell’1%. Sempre venerdì sarà comunicato il dato sulle vendite di nuove case (New Home Sales).
Sul fronte societario l’evento più atteso della settimana è la pubblicazione della trimestrale da parte di Oracle (US68389X1054). Il colosso del software presenterà i suoi dati di bilancio oggi dopo la chiusura delle contrattazioni al Nasdaq. Gli analisti attendono in media ricavi di $3,53 miliardi ed un utile per azione di $0,18. Bear Stearns ha espresso due settimane fa ottimismo sulla trimestrale dell’impresa di Larry Ellison (vedi: Oracle: Bear Stearns attende una solida trimestrale). Nei prossimi giorni sono attese altre interessanti trimestrali che ci daranno delle prime indicazioni sulla prossima “earnings season” che partirà tra due settimane. Per domani segnaliamo la trimestrale di Nike (US6541061031). Mercoledì sono in programma le trimestrali di Adobe (US00724F1012), di FedEx (US31428X1063) e di Morgan Stanley (US6174464486). Giovedì infine pubblicheranno i loro dati 3Com (US8855351040), Apollo (US0376041051), General Mills (US3703341046) e Palm (US6966431057).

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