Dopo due settimane di forti perdite i mercati azionari americani hanno registrato la scorsa settimana una moderata ripresa. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,2%, l’S&P 500 l’1% e il Nasdaq Composite lo 0,8%. Gli ultimi dati macroeconomici arrivati a Wall Street sono riusciti a ridurre i timori degli investitori riguardo l’andamento dell’inflazione. Dai dati comunicati venerdì scorso dal Dipartimento del Commercio è risultato, in particolare, che le spese al consumo stanno rallentando. Questa circostanza potrebbe indurre la Fed ha lasciare, nella sua prossima riunione di fine giugno, i tassi d’interesse finalmente invariati. Delle decisive indicazioni sulle possibili ulteriori mosse di Ben Bernanke & Co. potrebbero arrivare questa settimana. Dopo la pausa di ieri a causa della festa del Memorial Day sono infatti attesi oggi e nei prossimi giorni a Wall Street dei dati macroeconomici di grande rilievo per poter valutare lo stato di salute della locomotiva americana e l’andamento dell’inflazione.
Oggi è in programma l’annuncio delll’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board. Gli economisti attendono un calo: dai 109,2 punti ad aprile a circa 100 punti a maggio. Domani i riflettori saranno puntati sulla presentazione del rapporto della Federal Reserve (Fed minutes) sulla sua riunione dello scorso 10 maggio. La relazione precedente aveva mostrato che la maggior parte dei membri del FOMC erano stati, nella riunione del 28 marzo, favorevoli ad un prossima fine del ciclo dei rialzi dei tassi d’interesse. Se il nuovo rapporto dovesse indicare che i membri del FOMC non hanno cambiato sostanzialmente opinione allora i mercati potrebbero reagire con dei forti guadagni. Sempre per domani è atteso l’annuncio dell’indice dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago (Chicago PMl), uno dei principali indicatori del settore manifatturiero. Secondo le stime degli economisti il Chigaco PMI dovrebbe essersi attestato a maggio a 56,2 punti (aprile: 57,2 punti). Per giovedì segnaliamo l’annuncio dell’indice ISM manifatturiero e del dato sulle spese per le costruzioni (Construction Spending). Come il Chicago PMI anche l’ISM manifatturiero dovrebbe aver registrato un calo questo mese: dai 57,3 punti di aprile a 55,7 punti. Venerdì infine uno degli appuntamenti più attesi della settimana: i dati di maggio sul mercato del lavoro. Secondo le previsioni degli economisti nel settore non agricolo dovrebbero essere stati creati questo mese negli USA circa 175000 nuovi posti di lavoro (Nonfarm Payrolls). Per quanto riguarda il salario orario medio (Average Hourly Earnings), un rilevante dato per poter valutare l’andamento dell’inflazione, le stime sono di una crescita dello 0,3%. Ad aprile i posti di lavoro nel settore non agricolo erano aumentati di 138000 unità mentre il salario orario medio era cresciuto dello 0,5%. Se i dati dovessero indicare che l’economia americana corre il rischio di surriscaldarsi e che il costo del lavoro aumenta più del dovuto allora il clima a Wall Street potrebbe peggiorare notevolmente. In caso contrario i listini potrebbero reagire con un rally.
Sul fronte societario sono poche le trimestrali in programma questa settimana. Domani comunicheranno i loro dati di bilancio Albertson’s (US0131042030) e Semtech (US8168501018). Mercoledì presenteranno le loro trimestrali, tra l’altro, Costco (US22160K1051), Novell (US6700061053) e Tiffany (US8865471085). Giovedì infine sono attesi i risultati di Ciena (US1717791016), di Dollar General (US2566691026) e di Heinz (US4230741039).
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