La scorsa settimana i principali indici di borsa americani hanno registrato delle lievi perdite. Il Dow Jones ha perso lo 0,2%, l’S&P 500 lo 0,6% ed il Nasdaq Composite lo 0,4%. La performance dei mercati azionari a Wall Street è stata frenata dai segnali arrivati da alcuni dati macroeconomici che hanno fatto aumentare i timori degli investitori su un possibile rallentamento della crescita della locomotiva statunitense. Le ottime trimestrali presentate da FedEx (US31428X1063) e Morgan Stanley (US6174464486) hanno potuto solo in parte compensare le notizie negative giunte dal fronte macroeconomico. La settimana borsistica che si apre oggi potrebbe essere decisiva per l’andamento dei mercati USA durante l’ulteriore corso dell’estate. Giovedì prossimo il FOMC (Federal Open Market Committee) renderà infatti nota la sua decisione sui tassi d’interesse. Dopo le indicazioni arrivate durante le scorse settimane da parte di Ben Bernanke ed altri membri della Fed il mercato da per scontato un nuovo aumento del tasso d’interesse dello 0,25% al 5,25%, il diciassettesimo di fila dal giugno 2004. I riflettori saranno puntati quindi soprattutto sul commento che accompagnerà la decisione del FOMC. Se le parole del comitato esecutivo della Fed non dovessero riuscire a tranqullizzare gli investitori riguardo l’andamento dell’inflazione allora i mercati dovrebbero reagire molto negativamente. I Fed fund futures hanno già indicato la scorsa settimana che sussiste un’alta probabilità che i tassi d’interesse vengano aumentati anche nella prossima riunione del FOMC ad agosto. Per questo motivo il clima sui mercati azionari migliorerebbe in caso la Fed dovesse dare delle indicazioni che possano aumentare la trasparenza sulla sua ulteriore politica monetaria. Secondo la maggior parte degli analisti lo stesso Bernanke non dovrebbe però sapere al momento quali saranno le sue prossime mosse. È probabile quindi che la volatilità ed il nervosismo restino alti a Wall Street durante le prossime settimane. Il mercato dovrebbe continuare a venir condizionato dai vari segnali che arriveranno dal fronte macroeconomico e dalle parole dei membri della Fed. Oltre alla riunione del FOMC questa settimana sono in programma altri interessanti appuntamenti macroeconomici. I dati di maggio sulle vendite di nuove case (New Home Sales) e sulle vendite di case esistenti (Existing Home Sales) in programma rispettivamente oggi e domani dovrebbero segnalare un ulteriore moderato rallentamento della crescita del mercato immobiliare statunitense. Domani verrà comunicato anche l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board. Secondo le stime degli economisti l’indice dovrebbe essere rimasto invariato questo mese rispetto a maggio a circa 103 punti. Giovedì il Dipartimento del Commercio comunicherà il dato definitivo sulla crescita del PIL USA nel primo trimestre. Gli economisti attendono una revisione al rialzo del dato dal 5,3% al 5,6%. Venerdì infine ci saranno quattro dati da monitorare: i dati di maggio sul reddito personale (Personal Income) e sulle spese per consumi (Personal Spending), l’indice dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago (Chicago PMl) e il dato definitivo dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a giugno. Mentre si avvicina sempre più la prossima stagione degli utili anche questa settimana sono in programma sul fronte societario delle trimestrali che potrebbero dare degli importanti impulsi al mercato. L’annuncio dei dati di bilancio da parte di Walgreen (US9314221097), prima catena americana di drugstore, potrebbe influenzare già oggi non solo il settore del consumo. La stessa cosa vale per la trimestrale del leader dell’abbigliamento sportivo Nike (US6541061031) in programma domani. Nel settore high-tech segnaliamo per mercoledì le trimestrali di Micron Technology (US5951121038) e Red Hat (US7565771026) e per giovedì quelle di ATI Technologies (CA0019411036), Palm (US6966431057) e Research In Motion (CA7609751028).
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