I mercati azionari statunitensi registrano al momento delle forti perdite. Il Dow Jones scende dello 0,7%, il Nasdaq Composite dell’1,4% e l’S&P 500 dello 0,9%. La versione core dell’indice di settembre sui prezzi alla produzione (PPI, Producer Price Index) ha superato nettamente le attese degli economisti e fatto improvvisamente riaumentare i timori del mercato riguardo l’andamento dell’inflazione. Lo scorso mese il core PPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,6%. Si è trattato della più forte crescita del core PPI dal gennaio del 2005, le previsioni erano di un aumento di solo lo 0,2%. Se un rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed nel breve termine sembra ancora molto improbabile, la notizia ha deluso quegli investitori che avevano speculato su una possibile riduzione dei Fed Funds nei prossimi mesi. Oltre al core PPI ha deluso sul fronte macroeconomico anche il dato di settembre sulla produzione industriale (Industrial Production). La produzione industriale è calata lo scorso mese dello 0,6%. Gli economisti avevano atteso un calo di solo lo 0,1%. Il mercato teme ora che il rallentamento dell’economia americana possa accelerare. Molti investitori hanno perciò preferito realizzare i loro benefici anche in vista delle importanti trimestrali che verranno comunicate nel dopo-borsa. A poche ore dalla presentazione dei loro dati i colossi del Nasdaq Intel (US4581401001) ed Yahoo! (US9843321061) sono stati inoltre declassati entrambi a “Neutral” (vedi: Intel: Per Goldman è arrivato il momento di rallentare e Yahoo: Cowen & Co. sgambetta il titolo nel giorno della trimestrale).
Intel perde al momento il 3,5% e Yahoo! lo 0,7%.
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