Mercati USA: Cosa attendersi questa settimana

Un laptop mostra un grafico

Il Dow Jones ha guadagnato la scorsa settimana l’1,3%, l’S&P 500 l’1,1% ed il Nasdaq Composite lo 0,8%. Lunedì scorso gli indici statunitensi sono crollati nuovamente ed hanno toccato i loro più bassi livelli degli ultimi quattro mesi. Nelle seguenti sedute Wall Street ha registrato però una ripresa grazie al rimbalzo delle borse asiatiche ed al ridimensionamento dello yen rispetto al dollaro. Nonostante la volatilità sia rimasta piuttosto alta la situazione sembra essersi ora in gran parte stabilizzata. I mercati azionari potrebbe continuare a recuperare terreno se gli importanti dati macroeconomici in programma nei prossimi giorni dovessero riuscire a rassicurare gli investitori sullo stato di salute dell’economia statunitense e sull’andamento dell’inflazione. Domani il Dipartimento del Commercio pubblicherà Il dato di febbraio sulle vendite al dettaglio (Retail Sales). A causa delle fredde temperature dello scorso mese negli Stati Uniti le vendite al dettaglio dovrebbero essere cresciute di solo lo 0,3%. Sempre domani verrà pubblicato da parte del Dipartimento del Commercio il dato di gennaio sulle scorte di magazzino delle imprese (Business Inventories). Mercoledì è atteso il dato sui conti correnti (Current Account) degli USA nel quarto trimestre. Secondo le stime degli economisti il disavanzo del Current Account dovrebbe essere sceso lo scorso trimestre a $203 miliardi. Per mercoledì segnaliamo inoltre i dati di febbraio sui prezzi alle importazioni ed esportazioni (Import and Export Prices). Giovedì è in programma l’annuncio dell’indice di febbraio sui prezzi alla produzione (PPI – Producer Price Index). Le attese sono di un aumento dello 0,4%. A gennaio il PPI aveva registrato un calo dello 0,6%. Il core PPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, dovrebbe essere invece cresciuto, come a gennaio, dello 0,2%. Giovedì verranno pubblicati anche il NY Empire State Index ed il Philadelphia Fed, due importanti indicatori del settore manifatturiero. Venerdì infine il il Dipartimento del Lavoro comunicherà il dato più atteso della settimana: l’indice dei prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index), uno dei principali indicatori per l’andamento dell’inflazione. Secondo le stime degli economisti il CPI e la sua versione core dovrebbe essere aumentati lo scorso mese rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Il dato potrebbe essere decisivo per l’ulteriore clima a Wall Street. Se il core CPI dovesse infatti risultare essere superiore alle attese allora le probabilità di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed prima della fine dell’anno diminuirebbero. I mercati dovrebbero in questo caso reagire negativamente. Al contrario una sorpresa positiva potrebbe far migliorare il sentiment degli investitori almeno nel breve termine. Sempre venerdì sono attesi i dati di febbraio sulla produzione industriale (Industrial Production) e sull’utilizzazione della capacità produttiva (Capacity Utilization) e l’indice preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a marzo. Sul fronte societario segnaliamo per oggi il consueto aggiornamento di metà trimestre di Texas Instruments (US8825081040). La scorsa settimana Bear Stearns e Stifel Nicolaus hanno espresso ottimismo sull’andamento degli affari del colosso dei semiconduttori ed alzato il loro rating sul titolo (vedi: Texas Instruments: Un broker consiglia l’acquisto del titolo). Se i dati dovessero confermare le attese dei due broker allora tutto il settore high-tech potrebbe reagire positivamente. Nei prossimi giorni presenteranno le loro trimestrali tre grandi banche d’investimento statunitensi: domani Goldman Sachs (US38141G1040), mercoledì Lehman Brothers (US5249081002) e giovedì Bear Stearns (US0739021089). Le trimestrali del settore del brokeraggio anticipano come d’abitudine la stagione degli utili. I risultati delle tre banche d’affari ci daranno delle prime indicazioni sulla prossima “earnings season” che partirà tra circa tre settimane. L’attenzione degli investitori si concentrerà soprattutto sulle informazioni che Goldman Sachs & Co. forniranno sui prossimi mesi. Gli analisti attendono infatti un calo della crescita degli utili delle imprese americane durante il secondo trimestre.

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