La scorsa settimana il Dow Jones ha interrotto il suo eccezionale rally che durava da quasi due mesi. L’indice che raccoglie le trenta principali blue chips statunitensi ha perso durante le sue ultime cinque sedute di borsa lo 0,4%. Anche l’S&P 500 ed il Nasdaq Composite hanno registrato dei moderati ribassi, il primo ha perso lo 0,5%, il secondo lo 0,1%. La negativa performance settimanale dei listini è stata dovuta quasi esclusivamente alle loro forti perdite di giovedì scorso, causate dal dato di aprile sulle vendite di nuove case (New Home Sales). Il dato ha superato nettamente le attese degli economisti ed ha fatto diminuire, almeno temporaneamente, le speranze degli investitori su un taglio dei tassi d’interesse negli USA prima della fine dell’anno. Sui mercati azionari ha pesato inoltre anche il warning lanciato mercoledì scorso da Alan Greenspan sui rischi di un possibile scoppio di una bolla finanziaria in Cina.
La breve settimana borsistica che inizia oggi dopo il lungo week-end del Memorial Day è particolarmente ricca di importanti appuntamenti macroeconomici. La pioggia di dati dovrebbe darci delle indicazioni decisive sullo stato di salute dell’economia statunitense e sull’andamento dell’inflazione. La performance di Wall Street, che potrebbe essere molto volatile, dipenderà da come gli investitori interpreteranno i diversi dati in relazione alle eventuali future mosse di politica monetaria della Fed. Oggi il Conference Board pubblica il suo indice sulla fiducia dei consumatori per questo mese. Le previsioni sono di un leggero aumento: dai 104 punti di aprile a 104,5 punti. Domani è in programma il rapporto del FOMC (FOMC Minutes) sulla sua riunione dello scorso 9 maggio. La relazione del comitato esecutivo della Fed non dovrebbe riservare delle grandi sorprese. Giovedì il Dipartimento del Commercio pubblica una nuova stima sulla crescita del PIL degli USA nel primo trimestre. La prima stima, pubblicata lo scorso mese, aveva indicato che l’economia statunitense è cresciuta nei primi tre mesi di quest’anno dell’1,3%. Gli economisti sono diventati più pessimisti ed attendono ora in media una revisione al ribasso del dato da +1,3% a +0,7%. Sempre per giovedì sono in programma l’annuncio dell’indice dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago (Chicago PMI) per maggio e del dato di aprile sulle spese per le costruzioni (Construction Spending). Venerdì sarà una giornata molto intensa ed importante per gli investitori. I riflettori saranno puntati in particolar modo sui dati di maggio sul mercato del lavoro. Gli economisti prevedono che nel settore non agricolo siano stati creati questo mese negli USA circa 140.000 nuovi posti di lavoro (Nonfarm Payrolls) e che il tasso di disoccupazione (Unemployment Rate) sia rimasto stabile al 4,5%. Ad aprile il mercato del lavoro statunitense aveva registrato il più basso aumento di nuovi impieghi da più di due anni (88.000 unità ). Se anche il dato di maggio dovesse risultare essere al di sotto delle previsioni ed indicare che il mercato del lavoro negli USA sta rallentando allora Wall Street potrebbe reagire molto positivamente perchè la speculazione su un taglio dei tassi d’interesse prima della fine dell’anno dovrebbe aumentare. Per quanto riguarda il dato relativo al salario orario medio (Average Hourly Earnings), un importante indicatore dell’andamento dell’inflazione, le previsioni sono di un aumento dello 0,3% (dato di aprile +0,2%). Venerdì sono attesi anche i dati di aprile sul reddito personale (Personal Income) e sulle spese per consumi (Personal Spending). Per quanto riguarda il rapporto sulle spese per consumi l’attenzione del mercato si concentrerà come sempre sull’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), un indicatore particolarmente seguito dalla Fed per monitorare l’inflazione. Secondo le previsioni degli economisti il core PCE, l’indice dei prezzi per le spese al consumo depurato dalle più volatili variazioni dei costi del cibo e dell’energia, dovrebbe aver registrato ad aprile un aumento dello 0,2%. A luglio il core PCE era rimasto invariato. Sempre venerdì sono in programma il dato di aprile relativo ai contratti di vendita di abitazioni già firmati ma non ancora conclusi (Pending home sales), il dato definitivo dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a maggio e l’indice ISM manifatturiero. Per quanto riguarda l’indice ISM le previsioni sono di 54 punti (dato di aprile: 54,7 punti).
Sul fronte societario il tema dominante resta la febbre da M&A (Merger & Acquisition). La “fusionite” dovrebbe spingere in particolar modo il settore minerario. Secondo diverse voci di stampa potrebbe scatenarsi infatti una battaglia per il controllo del colosso dell’alluminio Alcan (CA0137161059), vedi a proposito: Rumors: Norsk Hydro prepara offerta per Alcan. Le più importanti trimestrali della settimana verranno pubblicate tutte giovedì. Dopodomani annunciano i loro dati di bilancio i colossi della distribuzione Costco (US22160K1051) e Sears Holdings (US8123501061) es i giganti dell’high-tech Ciena (US1717791016) e Dell Computer (US24702R1014). Per quanto riguarda Dell Computer, che proprio la scorsa settimana ha annunciato che inizierà a vendere i suoi PC anche presso le filiali di Wal Mart (US9311421039), le previsioni sono di un utile per azione di $0,26.
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