Mercati USA: Cosa attendersi questa settimana

Un laptop mostra un grafico

La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno registrato delle forti perdite. Il Dow Jones ha perso l’1,8%, l’S&P 500 l’1,9% ed il Nasdaq Composite l’1,5%. Sui listini ha pesato – come supposto nel precedente articolo da Borsainside – l’aumento dei rendimenti dei bonds. La scorsa settimana lo yield del Treasury a 10 anni ha superato per la prima volta da quasi un anno la soglia del 5% ed è salito fino a circa il 5,25%. Il calo dei prezzi dei bonds ed il conseguente aumento dei loro rendimenti è stato causato dai nuovi timori legati all’inflazione. Il mercato teme che il solido andamento dell’economia possa far riaumentare la pressione inflazionistica e spingere quindi la Federale Reserve ad alzare i tassi d’interesse. Gli elevati rendimenti aumentano l’appetibilità degli investimenti nel redditto fisso rispetto alle azioni e rendono più onerosi i prestiti per le imprese ed i consumatori. Per questo motivo i mercati azionari sono rimbalzati venerdì dopo che lo yield del Treasury a dieci anni ha ritracciato al 5,11%. L’andamento dei titoli di stato dovrebbe continuare ad occupare i pensieri degli investitori. Un loro ulteriore ritracciamento dovrebbe far tornare il sereno sui mercati azionari. Se i rendimenti dovessero invece rimanere a degli alti livelli allora il Dow Jones ed il Nasdaq dovrebbero avere delle serie difficoltà a mettere a segno dei guadagni. La settimana borsistica che inizia oggi dovrebbe essere molto volatile non solo per la tensione causata dai rendimenti dei Treasuries. Nei prossimi giorni è attesa una pioggia di importanti dati macroeconomici che a seconda della loro lettura dovrebbero influenzare notevolmente in positivo o in negativo il sentiment del mercato. In aggiunta venerdì prossimo è il cosìddetto “giorno delle 3 streghe”, il giorno in cui scadono i contratti futures sugli indici e le opzioni. Di solito l’intera settimana del “giorno delle 3 streghe” è già di per se caratterizzata da una alta volatilità .
Domani è atteso l’annuncio del dato sul bilancio pubblico (Treasury Budget), un evento che ha di norma solo un lievo impatto sul mercato. Molto più importante è invece il dato di maggio sulle vendite al dettaglio (Retail Sales) che verrà pubblicato mercoledì. Le previsioni sono di una crescita dello 0,6%. Il dato è un rilevante indicatore dell’andamento del consumo, il motore dell’economia statunitense. Ad aprile le vendite al dettaglio erano calate dello 0,2%. Sempre mercoledì sono attesi il Beige Book della Fed, il dato di aprile sulle scorte di magazzino delle imprese (Business Inventories) ed i dati di maggio sui prezzi alle importazioni ed esportazioni (Import and Export Prices). Giovedì è in programma l’annuncio dell’indice di maggio sui prezzi alla produzione (PPI – Producer Price Index). Le attese sono di un aumento dello 0,5%. Ad aprile il PPI era aumentato dello 0,7%. Dopo essere rimasto ad aprile invariato il core PPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, dovrebbe essere cresciuto lo scorso mese dello 0,2%.
Venerdì il Dipartimento del Lavoro comunicherà il dato più atteso della settimana: l’indice dei prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index), uno dei principali indicatori per l’andamento dell’inflazione. A causa del forte aumento del prezzo della benzina il CPI dovrebbe essere cresciuto a maggio dello 0,6% (dato di aprile +0,4%). Il core CPI dovrebbe essere invece aumentato come ad aprile dello 0,2%. Se il dato dovesse risultare essere migliore delle attese allora la pressione sui mercati dei bonds dovrebbe attenuarsi, i mercati azionari dovrebbero reagire allo stesso tempo positivamente. Oltre al CPI venerdì sono attesi i dati di maggio sulla produzione industriale (Industrial Production) e sull’utilizzazione della capacità produttiva (Capacity Utilization), il NY Empire State Index, l’indice preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a giugno ed il dato sui conti correnti (Current Account) degli USA nel primo trimestre.
Sul fronte societario oggi Texas Instruments (US8825081040) comunicherà delle prime informazioni sull’andamento dei suoi affari durante il corrente trimestre. Le indicazioni del colosso dei semiconduttori potrebbero dare dei nuovi impulsi positivi all’intero settore high-tech dopo che la trimestrale di National Semiconductor (US6376401039) ha fatto scattare venerdì scorso una pioggia di vendite su molti titoli del comparto. Nei prossimi giorni presentano le loro trimestrali tre grandi banche d’investimento statunitensi, domani Lehman Brothers (US5249081002) e giovedì Goldman Sachs (US38141G1040) e Bear Stearns (US0739021089).

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