La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno registrato un’ottima performance. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,2%, l’S&P 500 l’1,4% ed il Nasdaq Composite l’1,5%. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno raggiunto dei nuovi record storici mentre il Nasdaq Composite ha chiuso venerdì ai suoi massimi livelli da più di sei anni e mezzo. La mega-fusione nel settore minerario tra Rio Tinto (GB0007188757) ed Alcan (CA0137161059) ha infiammato la speculazione su delle ulteriori importanti operazioni di M&A. La solida trimestrale di General Electric (US3696041033) ed il positivo andamento a giugno delle vendite di Wal Mart (US9311421039) hanno inoltre fatto aumentare la fiducia degli investitori sullo stato di salute dell’economia statunitense.
La settimana borsistica che si apre oggi è particolarmente ricca di importanti eventi macroeconomici e societari. Sul fronte societario è attesa la prima grande ondata di trimestrali della nuova stagione degli utili. Oggi e nei prossimi giorni pubblicano i loro dati di bilancio la maggior parte dei dei più famosi nomi di Wall Street.
Per domani segnaliamo le trimestrali di Coca-Cola (US1912161007), Intel (US4581401001), Johnson & Johnson (US4781601046), Merrill Lynch (US5901881087) e Yahoo! (US9843321061). Mercoledì sono attesi, tra l’altro, i risultati di Altria (US02209S1033), eBay (US2786421030), IBM (US4592001014), J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) e Pfizer (US7170811035). Giovedì i riflettori saranno puntati in particolar modo sulle trimestrali di Bank of America (US0605051046), Google (US38259P5089), Microsoft (US5949181045) e Motorola (US6200761095). Venerdì infine sono in programma le trimestrali di Caterpillar (US1491231015) e di Citigroup (US1729671016).
Sul fronte macroenomico il dato più atteso della settimana è quello sui prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index), uno dei principali indicatori per l’andamento dell’inflazione. Secondo le stime degli economisti il CPI dovrebbe essere aumentato a giugno, grazie al calo del prezzo della benzina, di solo lo 0,1% (dato di maggio +0,7%). Per quanto riguarda il core CPI, l’indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, le stime sono di un aumento dello 0,2% (dato di maggio +0,1%). Già martedì, un giorno prima dell’annuncio del CPI, il Dipartimento del Lavoro pubblicherà l’indice sui prezzi alla produzione (PPI – Producer Price Index). Le attese sono di un aumento dello 0,1%. A maggio il PPI era aumentato dello 0,7%. Il core PPI, dovrebbe essere cresciuto invece come a maggio dello 0,2%.
Molto atteso è questa settimana anche l’abituale resoconto semestrale sulla politica monetaria statunitense del Governatore della Fed Ben Bernanke al Congresso. Bernanke parlerà mercoledì prossimo davanti alla commissione dell’House Financial Services e giovedì davanti al Senate Banking Committee. Secondo la maggior parte degli analisti dai due discorsi di Bernanke non dovrebbero emergere molte novità rispetto alle recenti indicazioni date dal FOMC. Nonostante ciò le parole di Bernanke potrebbero influenzare positivamente o negativamente i mercati a seconda da come verranno accolte dagli investitori. Tra gli altri eventi macroeconomici della settimana già oggi è in programma l’annuncio del NY Empire State Index, un indicatore del settore manifatturiero. Domani oltre al PPI sono attesi i dati di giugno sulla produzione industriale (Industrial Production) e sull’utilizzazione della capacità produttiva (Capacity Utilization). Mercoledì oltre al CPI sono in programma anche due indicatori del settore immobiliare: i dati di giugno sulle costruzioni di nuove case (Housing Stars) e sui permessi di costruzione (Building Permits). Per giovedì segnaliamo il Philadelphia Fed di luglio, i Leading Indicators sull’attività economica statunitense a giugno ed il rapporto del FOMC (FOMC Minutes) sulla sua riunione dello scorso 28 giugno.
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