La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi hanno registrato una forte ripresa. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno guadagnato il 2,3% ed il Nasdaq Composite il 2,9%. I timori legati alla crisi del settore dei mutui subprime sono diminuti durante i giorni scorsi a Wall Street dopo che la Fed ha tagliato il suo tasso di sconto ed indicato di essere pronta ad intervenire ulteriormente per ridurre degli eventuali effetti negativi sull’economia. Una buona parte del mercato specula perciò sul fatto che il comitato esecutivo della Fed possa tagliare, in occasione della sua prossima riunione del 18 settembre, anche il tasso dei Fed funds. La fiducia tra gli investitori è riaumentata la scorsa settimana anche grazie alle notizie positive arrivate dal fronte macroeconomico. Venerdì scorso sui titoli azionari è scattata una pioggia di acquisti dopo che sia il dato sulle vendite di nuove case (New Home Sales) che quello sugli ordini di beni durevoli (Durable Goods Orders) sono risultati essere nettamente al di sopra delle previsioni. Se anche i molti importanti dati macroeconomici in programma questa settimana dovessero sorprendere positivamente allora la ripresa dei mercati azionari a Wall Street potrebbe continuare. Già oggi verrà pubblicato il dato di luglio sulle vendite di case esistenti (Existing Home Sales). Le previsioni sono di un leggero calo rispetto a giugno a 5,7 milioni di unità. Domani è attesa la pubblicazione del dato del Conference Board sulla fiducia dei consumatori. Le stime sono di 105 punti (dato di luglio: 112,6 punti). Sempre domani è in programma il rapporto del FOMC (FOMC Minutes) sulla sua ultima riunione dello scorso 7 agosto. Le informazioni contenute nel rapporto potrebbero aumentare o ridurre la speculazione su un possibile taglio dei tassi d’interesse ed influenzare quindi notevolmente l’ulteriore andamento di Wall Street.
Mercoledì il Dipartimento del Commercio pubblica una nuova stima sulla crescita del PIL degli USA durante il secondo trimestre. Gli economisti prevedono una revisione al rialzo rispetto alla lettura precedente da +3,4% a +4,1%. Venerdì sempre il Dipartimento del Commercio pubblicherà i dati di luglio sul reddito personale (Personal Income) e sulle spese per consumi (Personal Spending). Per quanto riguarda il rapporto sulle spese per consumi i riflettori saranno puntati come d’abitudine sulla versione core dell’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), uno degli indicatori più seguiti dalla Fed per monitorare l’inflazione. Le previsioni sono di un aumento dello 0,2% (dato di giugno: +0,1%). Anche il core PCE potrebbe essere decisivo per l’ulteriore andamento dei mercati. Se il dato dovesse infatti risultare essere migliore delle attese allora la speculazione su un prossimo taglio dei tassi d’interesse dovrebbe aumentare. Venerdì è in programma anche la pubblicazione dell’indice dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago (Chicago PMl), del dato sugli ordinativi all’industria (Factory Orders) e dell’indice dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori.
Sul fronte societario sono poche le trimestrali in programma questa settimana. La trimestrale più attesa è sicuramente quella di Dell Computer (US24702R1014). L’impresa texana pubblica i suoi risultati giovedì dopo la chiusura delle contrattazioni al Nasdaq. Gli analisti attendono in media $0,30 per azione. Sempre per giovedì segnaliamo la trimestrale di Ciena (US1717791016), leader nella fornitura di infrastrutture per le reti in fibra ottica.
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