Mercati USA: Cosa attendersi questa settimana

La scorsa settimana i mercati azionari statunitensi sono tornati a soffrire. Il Dow Jones ha perso il 4,4%, l’S&P 500 il 4,6% ed il Nasdaq Composite il 4,5%. Il rally scatenato dai tagli d’interesse effettuati dalla Fed è stato quindi – come supposto nel nostro precedente articolo – di breve durata. Dopo i dati sul mercato del lavoro anche l’ISM non-manifatturiero ha segnalato la scorsa settimana che gli Stati Uniti potrebbero già trovarsi in un periodo di recessione. L’indice che misura l’attività nel settore statunitense dei servizi è crollato a sorpresa a gennaio a 41,9 punti. La notizia ha fatto scattare martedì scorso una pioggia di vendite a Wall Street. A deprimere gli investitori hanno contribuito anche alcune notizie negative arrivate dal fronte societario. Cisco Systems (US17275R1023) ha annunciato un outlook al di sotto delle attese indicando che i clienti negli USA ed in Europa stanno diventando sempre più prudenti. Wal Mart (US9311421039) ha comunicato che le sue vendite sono aumentate a gennaio di solo lo 0,5%. Secondo il colosso della distribuzione molti clienti non avrebbero fatto uso delle loro carte regalo oppure le avrebbero utilizzate solo per acquistare dei beni strettamente necessari. Le indicazioni date da Wal-Mart hanno aumentato i timori del mercato relativi all’andamento del consumo, il motore dell’economia statunitense. Per questo motivo è particolarmente atteso questa settimana il dato sulle vendite al dettaglio (Retail Sales) la cui pubblicazione è in programma per mercoledì prossimo. Secondo le stime degli economisti le vendite al dettaglio dovrebbero aver registrato a gennaio una crescita piatta. A dicembre le vendite al dettaglio erano calate per la volta negli ultimi sei mesi Se anche il dato di gennaio dovesse risultare essere negativo allora su Wall Street potrebbe scatenarsi una nuova pioggia di vendite. Il comparto finanziario continua infatti ad essere in crisi, dal mercato del lavoro, dal settore manifatturiero e da quello dei servizi sono già arrivati dei chiari segni di debolezza, se anche il consumo dovesse confermare di star rallentando la situazione per i tori sarebbe decisamente poco promettente.
Tra gli altri appuntamenti macroeconomici della settimana sempre mercoledì è in programma il dato sulle scorte di magazzino delle imprese (Business Inventories). Le previsioni sono di un aumento dello 0,4%.
Giovedì il Dipartimento del Commercio pubblicherà il dato sulla bilancia commerciale (Trade Balance). Secondo le stime degli economisti il deficit commerciale degli USA dovrebbe essere calato a dicembre a $61 miliardi. Giovedì è atteso anche un discorso di Bed Bernanke davanti al Senate Banking Committee. Visto l’elevato nervosismo tra gli investitori le parole di Bernanke potrebbero muovere i mercati. È però poco probabile che Bernanke dica qualche cosa di nuovo rispetto ai suoi recenti interventi e a quanto comunicato dal FOMC nella nota che ha accompagnato la sua ultima decisione sui tassi d’interesse.
Venerdì sarà una giornata particolarmente ricca di eventi. Il dato più atteso è l’indice preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori a febbraio. Secondo le stime degli economisti l’indice dovrebbe essere calato rispetto a gennaio da 78,4 a 76,5 punti. In questo caso si tratterebbe della peggiore lettura dal 1992, se si eccettua il mese posteriore alla catastrofe dell’uragano Katrina nel 2005. Venerdì il NY Empire State Index ci darà delle nuove indicazioni sullo stato di salute del settore manifatturiero. Le stime degli economisti sono di un nuovo calo dell’indice che misura l’attività del settore manifatturiero nello Stato di New York a 7,5 punti. Venerdì verranno pubblicati infine anche i dati sui prezzi alle importazioni ed esportazioni (Import and Export Prices) e quelli sulla produzione industriale (Industrial Production) e sull’utilizzazione della capacità produttiva (Capacity Utilization).
Sul fronte societario sono poco le trimestrali attese nei prossimi giorni che potrebbero influenzare il mercato. Domani è in programma la trimestrale di General Motors (US3704421052). Proprio la scorsa settimana il titolo del colosso dell’automobile ha incassato un downgrade da parte di Bear Stearns, vedi: Auto: Bear Stearns declassa GM e Ford. Gli analisti attendono in media perdite di $0,55 per azione. Martedì pubblica i suoi risultati anche Applied Materials (US0382221051), il primo fornitore al mondo di infrastrutture per la produzione di semiconduttori. Mercoledì è attesa la trimestrale di un altro membro del Dow Jones: Coca-Cola (US1912161007). Sempre mercoledì annuncerà i suoi dati Baidu.com (US0567521085), la “Google cinese”. Per giovedì segnaliamo infine la trimestrale di Comcast (US20030N2009), numero uno della TV via cavo negli USA.

Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!

Telegram

Migliori Broker Trading

Deposito minimo 50$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Social Trading
* Avviso di rischio
Deposito minimo NO
Fino al 3,6% annuo per depositi in EUR
Broker quotato al NASDAQ
Ampia selezione di azioni, ETF e opzioni su azioni
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Licenza: FKTK
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari
* Avviso di rischio

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

Borsa Americana Oggi in Tempo Reale - Wall Street

Avviso di rischio - Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.