Gli Stati Uniti hanno deciso di nazionalizzare Fannie Mae (US3135861090) e Freddie Mac (US3134003017), le due società di finanziamento di ipoteche che sono state messe alle corde dalla crisi dei mutui subprime. In una conferenza stampa Henry Paulson, il Ministro del Tesoro degli USA, ha indicato ieri che questa sarebbe la soluzione migliore per proteggere i mercati ed i contribuenti dal rischio posto dall’attuale situazione finanziaria. Secondo Paulson una semplice iniezione di capitale in Fannie Mae e Freddie Mac nella loro forma attuale non sarebbe bastata. Per questo motivo le due imprese che detengono oppure gestiscono più del 40% dei prestiti immobiliari concessi negli USA verranno messe sotto la tutela dello Stato. Il Governo investirà fino a $100 miliardi di dollari per ciascuna delle due compagnie per garantire la loro solvibilità. A questo scopo il Ministero del Tesoro inizierà ad acquistare titoli garantiti da ipoteca di Fannie Mae e Freddie Mac sul mercato. Fannie Mae e Freddie Mac cancelleranno inoltre i loro dividendi. I loro titoli continueranno ad essere quotati ma i diritti degli azionisti verranno sospesi fino al termine della tutela da parte dello stato. La nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac rappresenta un’azione senza precedenti ed il più importante salvataggio nella storia della finanza degli USA. Il provvedimento potrebbe costare ai contribuenti decine di miliardi di dollari ma Paulson ha osservato a proposito che se le due compagnie fossero fallite le conseguenze sarebbero state di gran lunga più gravi. Ben Bernanke, il Presidente della Federal Reserve, ha dichiarato di appoggiare fortemente la decisione del Governo volta ad assicurare la solidità finanziaria di Fannie Mae e Freddie Mac. Secondo Bernanke si sarebbe trattato di una misura necessaria che aiuterà a sostenere il mercato immobiliare e a stabilizzare i mercati finanziari.
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