I principali indici azionari statunitensi hanno registrato anche oggi delle notevoli perdite. Il Dow Jones ha perso il 5,1%, l’S&P 500 il 5,7% e il Nasdaq Composite il 5,8%. Per i tre listini si è trattato della quinta seduta negativa di fila. L’S&P 500 ha chiuso per la prima volta dall’ottobre del 2003 al di sotto di quota 1.000 punti. La crisi del settore finanziario continua a non dare pace agli investitori. Nel pre-borsa La Federal Reserve ha annunciato che interverrà direttamente sul mercato dei “commercial papers”. Ben Bernanke ha segnalato inoltre che la Fed potrebbe tagliare i suoi tassi d’interesse nel breve termine. Entrambe le notizie non hanno potuto migliorare però il clima a Wall Street. Il titolo di Bank of America (US0605051046) è crollato di più del 26%. La grande banca statunitense ha annunciato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni che il suo utile è calato nel terzo trimestre del 68%, che intende raccogliere $10 miliardi e che taglierà il suo dividendo del 50%. Morgan Stanley (US6174464486) ha perso il 25,5%. Wall Street teme che a causa dell’ulteriore inasprimento della crisi l’accordo stretto tra Morgan Stanley e Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) alla fine dello scorso mese possa saltare. Tra gli altri titoli del settore finanziario American Express (US0258161092) ha perso il 6,1%, Citigroup (US1729671016) il 13%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 10,6% e Goldman Sachs (US38141G1040) il 7,3%.
Tra i pochi titoli che hanno potuto chiudere oggi in rialzo a New York c’è stato AMD (US0079031078): +8,5% a $4,59. L’impresa dei semiconduttori ha annunciato oggi che scorporerà i suoi impianti di produzione.
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